Belardi: "Granata squadra rivelazione, Belec impeccabile"

Per Emanuele Belardi Reggina-Salernitana non può essere una sfida come tutte le altre. Da una parte gli amaranto, club con il quale ha scritto le pagine più belle della sua carriera, partendo dalle giovanili fino ad arrivare in serie A. Dall’altra i granata, seguiti da sempre con un’attenzione speciale fin da quando mosse i primi passi da baby portiere nella sua Eboli, dove 15 anni fa ha fondato una scuola calcio tra le più apprezzate per i giovani nel Sud Italia, sebbene l’emergenza Covid-19 abbia messo in ginocchio l’intero settore. "Sono momenti difficili, la pandemia sta mettendo in risalto tantissimi problemi, specie i disagi con i quali i bambini sono costretti a convivere. La paura è che con la lunga inattività si possa perdere l’interesse e l’amore per lo sport. Proprio per questo non vediamo l’ora di poterli abbracciare di nuovo". Intanto però c’è il campo e la sfida di lunedì fra Reggina e Salernitana che potrà dire tanto sia nella rincorsa alla salvezza dei calabresi che nelle ambizioni d’alta quota dei granata di Fabrizio Castori.
Belardi, si aspettava un campionato d’alta quota per la Salernitana?
"Al momento credo che i granata siano la squadra rivelazione, andando ben oltre le loro potenzialità. Contro il Pescara hanno dimostrato come il ko di Empoli fosse stato un semplice incidente di percorso, tra l’altro sul campo della capolista. I meriti sono tutti di Castori.

La sua Salernitana è totale espressione del suo carattere e credo calcistico: una squadra che bada al concreto, all’essenziale, macinando punti e mettendo in campo tanta qualità. Attaccanti come Djuric, Tutino e Gondo possono essere considerati come pezzi forti per la serie B".
Lunedì però ci sarà una Reggina immischiata nella lotta per non retrocedere.
"Purtroppo gli amaranto devono fare di necessità virtù e non perdere di vista la realtà. Dopo la promozione dello scorso anno, arrivata dopo un campionato straordinario, tutti si aspettavano di poter puntare in alto. Eppure, nonostante la rosa allestita, ora la classifica parla di una squadra in difficoltà, costretta a lottare su ogni campo di settimana in settimana per costruirsi la propria salvezza. Non sarà facile, perché dal Pisa fino all’Ascoli tutte le squadre lottano per non retrocedere e poi, si sa, nel girone di ritorno la serie B è tutt’altro campionato".
Ritornando alla Salernitana, da ex portiere di lungo corso in serie A, un giudizio sulla stagione di Vid Belec?
"Impeccabile, sta dimostrando di essere un lusso per la categoria. Ha un passato importante, è cresciuto nell’Inter e soprattutto che è già stato allenato da Castori. Proprio il rapporto con il mister gli ha permesso di avere quella serenità necessaria per mettere in mostra tutto il suo valore".
A far spazio a Belec è stato Alessandro Micai. Quanto è difficile accettare lo status di fuori lista?
"Credo che sia un momento complicato soprattutto a livello umano, allo stesso tempo penso che a chiunque sia capitato di dover restare fuori o partire dietro nelle gerarchie. Bisogna essere forti, magari sperare anche che il mercato possa regalare a Micai la possibilità di dimostrare altrove il suo valore".