Salernitana, solito enigma: 3-5-2 o 4-4-2?

Fabrizio Castori, forse per la prima volta da inizio anno, è stato piuttosto criticato dai tifosi della Salernitana dopo la brutta prova contro il Cosenza che nacque da un atteggiamento difensivo. Non si può, in undici contro dieci, mettere i calciatori di qualità per gli otto minuti finali, con una sorta di confusione tattica che ha agevolato gli avversari e un allenatore bravo come Occhiuzzi. La controprova non c'è, ma chissà come sarebbero andare le cose con uno tra Anderson e Cicerelli dall'inizio sulla fascia o al posto di uno dei tre centrocampisti di quantità. Con il passare delle settimane le proteste sono diventati applausi, anche se i fatti dicono che le due vittorie più convincenti siano arrivate con il passaggio al 4-4-2.

A questo punto la domanda è naturale: è il 3-5-2 il modulo giusto per i granata? I terzini, sia a destra sia a sinistra ci sono, così come gli esterni d'attacco che possano dare un po' di brio alla manovra che, come sempre, si basa sui lanci lunghi e su verticalizzazioni di facile lettura per chi studia le caratteristiche della Salernitana e non fa fatica a prendere le contromisure. Il calcio è molto semplice e si deve basare soprattutto sulla bravura di chi è a disposizione. Perchè non osare ora che i playoff sono piuttosto certi pur affrontando una big come il Venezia?