Salernitana, le ultime sulla questione societaria

"Non ci sono contatti con i trustee da settimane, gli azionisti uscenti saranno chiamati direttamente al momento di incassare la quota per la cessione. Si lavora sotto traccia, le trattative serie non finiscono prima sui giornali". Queste le parole di alcune persone molto vicine a Lotito e Mezzaroma che confermano, qualora ce ne fosse bisogno, che non c'è nessuna manovra occulta dietro le quinte e che tutto si sta svolgendo in piena regolarità e alla luce del sole, come confermato e testimoniato dalla FIGC e dalla CoviSoc nella relazione stilata lo scorso 7 luglio e con l'appoggio di tutti i membri del Consiglio Federale. Si entra, dunque, in una fase caldissima per il futuro della Salernitana. Come anticipato lunedì mattina, i trustee hanno ricevuto la perizia esterna contenente la valutazione del club: 40 milioni di euro, con la possibilità di trattare al ribasso fino alla quota minima di 35. L'ampia documentazione redatta da notai e avvocati testimonia una separazione netta tra la gestione attuale e quella precedenti e fissa paletti irrevocabili che mettono a tacere le voci strombazzanti di chi, dopo aver dispensato fake news a ripetizione per mera pubblicità personale, si sta ergendo a paladino della giustizia senza dar conto delle stupidaggini enunciate in precedenza. Ma il seguito di taluni conferma quanto bisogna crescere a Salerno prima di essere effettivamente "da serie A". Tornando all'argomento principale, i trustee hanno invitato la tifoseria organizzata a stare al proprio posto e ad attendere con fiducia senza intasare la casella di posta elettronica. Ad ora ci sarebbero stati contatti fugaci con alcuni gruppi ritenuti poco solvibili: non appena si è parlato di soldi c'è stato un "no, grazie" che lascia capire quanti avvoltoi si  siano avvicinati alla Salernitana in questi mesi.

Ci sarebbe, tuttavia, un imprenditore più credibile che, per avviare la trattativa, ha chiesto ai legali di Lotito e Mezzaroma una documentazione che attesti l'assenza di debiti o di cause in atto, Entro fine settimana sarà consegnata anche questa documentazione. Inutile dire che i Della Valle (che non hanno mai trattato l'acquisto della società), i Radrizzani, i Rainone e i fondi di chissà quale continente straniero non hanno fatto alcun passo per rilevare il club: o non erano seriamente interessati e si sono limitati alle chiacchiere sui giornali oppure, per 60 giorni, abbiamo letto soltanto fake news. D'altronde oggi non ci sono scuse e, chi vuole, può diventare proprietario della Salernitana in un arco di tempo decisamente breve. A proposito di tempo, la deadline è fissata per il 31 dicembre, con proroga di un mese e mezzo se i trustee dimostrassero l'esistenza di una trattativa in fase avanzata ma che necessita di qualche giorno in più per rispettare il tradizionale e, a volte, tortuoso iter burocratico. Lotito e Mezzaroma (che non escludono di indire una conferenza stampa congiunta a settembre) hanno firmato atti ufficiali in cui assicurano di "non avere nulla a pretendere e di non voler entrare in alcun modo nelle varie trattative, se non a firma avvenuta ed esclusivamente per riscuotere la somma prevista". E mentre l'imprenditoria locale latita, si aspettano buone notizie. Forse non nell'immediato, ma qualcosa inizia a muoversi.