Salernitana: questione di giocatori o di tecnico? Ed intanto la serie A non aspetta

Un avvio di stagione così negativo, probabilmente i tifosi della Salernitana non lo potevano immaginare, dopo un'estate di gioia e di sogni per il tanto atteso ritorno nel massimo campionato italiano dopo oltre 20 anni. La formazione campana è il fanalino di coda con un solo punto all'attivo e troppi goal subiti in questa fase iniziale del campionato, numeri che suscitano inevitabilmente tante perplessità in tutto l'ambiente. Quello che ora serve è un cambio di passo dopo queste giornate complicate per i colori salernitani e l’effetto Ribéry non può logicamente bastare, perchè di rinforzi ne servono altri e possibilmente che siano di categoria.
La squadra allenata da mister Castori ha un atteggiamento molto prudente e forse troppo, riassumibile nell'attuare una fase difensiva e lanci lunghi in avanti sperando nella giocata vincente. Un sistema di gioco che può pagare nel torneo di serie B, ma se si sale di categoria serve qualcosa di decisamente diverso, questo lo deve comprendere lo stesso tecnico che sa di sedere su una panchina traballante.

La Salernitana di Castori è costruita su una mentalità che non si cambia da un giorno all'altro. nessun allenatore ha la bacchetta magica, servono dei cambiamenti in organico e servono in fretta;  ma mentre la serie B è un campionato che ti aspetta, la Serie A invece è spietata e non aspetta nessuno. A capire questa dura legge è il portiere Belec, che suo malgrado è diventato il portiere più perforato del campionato di serie A, con addirittura 15 goal incassati in queste prime 6 partite. Il calendario propone ora il prossimo match casalingo contro il Genoa, una sorta di sfida da dentro o fuori, in particolar modo per mister Castori che dovrà salvare la panchina, una panchina che non è più solida come lo era ad inizio stagione.