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Napoli-Salernitana, l'analisi del matchTUTTO mercato WEB
© foto di TuttoSalernitana.com
lunedì 24 gennaio 2022, 12:30News
di Roberto Sarrocco
per Tuttosalernitana.com

Napoli-Salernitana, l'analisi del match

Sconfitta preannunciata dal dislivello tecnico, sconfitta condizionata dalle scelte dell'arbitro e del Var: riviviamo insieme la sconfitta dei granata nel derby con il Napoli.

Una sconfitta che brucia solo per l'avversario, non per il risultato. Una sconfitta che brucia per come è maturata, tra decisioni arbitrrali e conferme del Var che non lasciano solo l'amaro in bocca, ma anche tanto rammarico. Partiamo come sempre dalle statistiche: possesso palla più basso della stagione (18%) con un solo tiro verso lo specchio e in porta, ovvero la rete di Bonazzoli, contro i 26 totali del Napoli e ben 14 verso lo specchio. 10 corner a zero e 19 cross riusciti a 4, con 870 linee di passaggio conseguite dai partenopei contro appena le 136 degli uomini di Colantuono. Una gara a senso unico si direbbe, ma non poco hanno inciso le decisioni del sestetto arbitrale, Var inclusa. 

Spalletti con la difesa d'emergenza causa Coppa d'Africa, tiene a riposo Insigne e Osimhen recuperati, scegliendo Lozano e non Politano, avanando Elmas e confermando Mertens come prima punta e non Petagna. Colantuono risponde come può: Simy ancora in panca, ormai con la valigia in destinazione Parma, a cui il tecnico preferisce Vergani in tandem con Bonazzoli; in difesa rientra Gagliolo con Bogdan e Veseli, mentre sugli esterni Delli Carri e Kechrida. In mediana gli unici arruolabili: Schiavone, Obi e Di Tacchio. 

Pronti, partenza, via e gioco nelle mani del Napoli: manovra avvolgente da destra a sinistra, che passa soprattutto per un ispiratissimo Elmas che fa il bello ed il cattivo tempo. Se Lozano non è incisivo, così come Mertens, lo sono i difensori, ed in particolare la coppia centrale dai calci da fermo; non a caso la sblocca Juan Jesus su una punizione e conseguente mischia. La Salernitana è schiacciata all'indietro e non riesce a salire, anche perchè Bonazzoli è troppo solo con Vergani che non trova la posizione. Il goal, di pregevole fattura, è frutto di un minischema provato in allenamento, ma riuscito grazie alla leggerezza proprio di Juan Jesus, che si lascia beffare dal tacco di Obi che chiude il triangolo con Kechrida, in condizione di servire a rimorchio l'accorrente Bonazzoli che non sbaglia. Prima ed ultima azione offensiva della Salernitana di tutta la gara. Il guizzo di Elmas regala, in tutti i sensi, un rigore al Napoli che Mertens trasforma e cambia i piani di Colantuono ormai sicuro di andare a riposo sull'1a1. 

Nella ripresa uno-due micidiale del Napoli, con il supporto di Pairetto, che spezza definitivamente le gambe della Salernitana, rimasta in dieci per l'espulsione di Veseli per doppio giallo. Nulla più. Solo Napoli che prova con azioni più o meno individuali di trovare altra gloria, ma Belec, stranamente in giornata si, evita un passivo peggiore. Una gara dove Colantuono non poteva fare sicuramente di più: con gli uomini contati e senza alternative, il tecnico romano non è riuscito a fare diversamente, portando a casa un passivo pesante ma decisamente condizionato dalle scelte arbitrali.