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Instant Team, 8 giocatori, unico comune denominatore: temperamento e "cattiveria"
giovedì 27 gennaio 2022, 00:00Editoriale
di Roberto Sarrocco
per Tuttosalernitana.com

Instant Team, 8 giocatori, unico comune denominatore: temperamento e "cattiveria"

Che Sabatini avesse le idee chiare sul mercato da fare in casa Salernitana è stato limpido fin da subito, da quando ha proferito la prima parola da nuovo direttore sportivo granata. L'intesa con Iervolino è parsa subito solida e unidirezionale: un instant team di 8/9 giocatori, che mirerà a stravolgere l'undici finora sceso in campo (si salverebbero i soli Ranieri, Lassana e Mamadou Coulibaly, Ribery e Bonazzoli, qualora rimanga in granata). Ad oggi le conferme sono due: Sepe tra i pali e Mazzocchi sull'out di destra: due ruoli fortemente deboli rispetto alla categoria, e nell'occhio del ciclone per le troppe prestazioni negative sfoderate. Con loro arriveranno dunque altri 6 o 7 calciatori entro sabato per chiudere questa "task force salvezza" studiata a tavolino da presidente e diesse. Esperienza (in Serie A o comunque nei massimi campionati), motivazione, dedizione, qualità: queste le caratteristiche che tracciano l'identik del profilo medio cercato da Sabatini. Non a caso tutti i nomi accostati ai granata rispondono a queste quattro caratteristiche, ma soprattutto ad una: la "cattiveria calcistica", quella agonistica tanto amata da tifosi e addetti ai lavori, e affermata a gran voce proprio da Walter Sabatini nella sua conferenza di presentazione

I primi acquisti confermano questa "caratteristica": due napoletani, due campani, due sanguigni. Sepe ha dimostrato di avere un carattere forte, non solo a Parma dove non ha digerito alcune scelte societarie, scontrandosi, anche a muso duro, con la società, ma anche a Napoli dove pur non giocando, ha sempre fatto sentire la propria voce nei vari girovagare per l'Italia (Empoli e Firenze). Bravo tra i pali, ma bravo soprattutto in area di rigore, dove fa sentire sempre la sua voce, guidando la retroguardia e non rinunciando mai ad un'uscita, alta o bassa che sia. Mazzocchi, altro campano che ritorna a casa, dopo essere cresciuto nelle giovanili del Benevento ritorna finalmente nella sua terra, dopo aver girato il centro-nord Italia in lungo e in largo (Piacenza, Rimini, Parma, Perugia e Venezia). Terzino di spinta e caratterizzato da grande temperamento, come sottolineato stesso da Sabatini e dai suoi post social, dove si dichiara pronto alla "guerra", è il prototipo del giocatore voluto dal diesse: carattere, rabbia, cattiveria e agonismo. Un mix esplosivo pronto ad esplodere nella polveriera dell'Arechi ed infiammare la torcida granata che si è riaccesa nelle ultime settimane come ai bei tempi. Ma non è tutto: anche i nomi maggiormente accostati ai granata sottolineano come il temperamento, il carattere e la rabbia agonistica siano le caratteristiche principalmente ricerche da Walter Sabatini: da Diego Costa "il burrega", che non ha certo bisogno di presentazioni a Federico Fazio "il comandante", soprannome che testimonia il suo carattere direttivo e impositivo, e che è pronto a comandare la difesa granata, passando per El Monito Perotti, famoso per i suoi litigi a Trigoria ed a Marassi. Senza dimenticare Zaza, grinta e sacrificio allo stato puro, Maksimovic. nelle cui vene scorre sangue serbo in pieno stile Stella Rossa e Zarate, le cui "zuffe" sono ricordate da tutti (come quella con il compagno Rocchi a Formello). 

Ognuno dei nomi accostati ai granata ha dunque un perchè: un perchè che non sa solo di legame con Sabatini, ma un perchè che sa tanto di idee ben chiare da parte della società di mettere su una squadra non solo esperta e pronta alla mission impossible, ma soprattutto in grado di "mordere" le gambe degli avversari e lottare fino all'ultimo minuto con il coltello tra i denti, cosa mai vista finora in questa stagione.