Salernitana-Lazio, le pagelle

Belec 5,5 - Su ogni goal subito da sempre l'impressione che avrebbe potuto fare di più: va giù sempre in ritardo, dimostrando riflessi non brillantissimi. Si riscatta in parte all'85' quando nega la tripletta a Immobile con un mezzo miracolo. 

Ranieri 5 - Affonda due volte, una per tempo ma in difesa non è mai preciso: ha sul groppone la mancata chiusura su Pedro che da il vial al gol del 2-0, mentre nel secondo tempo viene sopraffatto nel duello con Felipe Anderson. Ammonito, salterà il derby con in Napoli. Dal 76' Perrone sv

Delli Carri 5 - Schierato centrale di difesa, ha il duro compito di marcare in zona centrale un certo Ciro Immobile: risultato? Doppietta del centravanti che gli sfugge in entrambe le occasioni del gol. 

Veseli 5 - Si lascia sfuggire Milinkovic sull'azione del primo gol, facendosi sorprendere dalla parabola di Luis Alberto. Sbanda con tutta la retroguardia sotto i colpi della troupe di Maurizio Sarri. 

Motoc 5,5 - Esordio assoluto per il classe 2002, che fa quel che può contro i tre tenori della Lazio. Crolla insieme a tutta la difesa sui goal, ma regge bene l'urto dell'emozione all'esordio. 

Kechrida 5 - Solita partita anonima e poco incisiva: non copre ne offende, si limita al compitino e sempre al passaggio facile, che a volte sbaglia pure. 

Schiavone 5 - Va in apnea dietro al possesso palla degli uomini di Sarri. Non riesce mai ad anticipare l'avversario e crolla anche fisicamente nella ripresa

Di Tacchio 5,5 - Come tutto il centrocampo soffre il palleggio dei centrocampisti laziali, andando in apnea per tutti i novanta minuti. Non riesce mai a chiuedere le linee di passaggio avversarie, ne a dare luce alla manovra granata. 

Obi 5,5 - Al rientro riceve una botta al volto da Milinkovic Savic nel primo tempo. Tanta corsa, molta a vuoto, inerme come tutto il centrocampo granata nei confronti del possesso palla dei sarriani. Dal 66' Ruggeri 6 - Al rientro dopo 4 mesi è in evidente ritardo di condizione, ma ci mette tutto l'impegno a risultato ormai già compromesso. 

Gondo 6 - Sicuramente uno dei migliori in campo, se non il migliore: i compagni lo cercano perchè sanno che è l'unico in grado di dare uno strappo alla partita. Lotta, cerca Bonazzoli, prova la conclusione: non è sicuramente la serata per lui, ma è l'ultimo ad alzare bandiera. 

Bonazzoli 5,5 - Prova qualche conclusione coadiuvato sempre dal collega di reparto, ma è poca cosa contro la difesa non titolare della Lazio. Nel primo tempo ha un buon break non sfruttato da Ranieri, nella ripresa sale di più ma senza impensierire mai Strakosha. 

All. Colantuono 6 - E' strano vedere una sufficienza per una gara persa con un risultato così secco, ma stavolta davvero non si poteva chiedere nulla di più al tecnico romano. Con gli uomini contati, ridotti all'osso a poche ore prima della gara, Colantuono fa quel che può e schiera la migliore formazione possibile, evitando di forzare intelligentemente Ruggeri e preferendogli il giovanissimo Motoc. Non ha cambi e non può cambiare l'inerzia della partita.