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Spalti deserti e focolaio Covid: granata sconfitti in un clima surreale. Iervolino acclamato, ma ora gli si conceda tempo
lunedì 17 gennaio 2022, 00:00Editoriale
di Valerio Vicinanza
per Tuttosalernitana.com

Spalti deserti e focolaio Covid: granata sconfitti in un clima surreale. Iervolino acclamato, ma ora gli si conceda tempo

Valerio Vicinanza, laureato in Filologia Classica nel 2017, vicedirettore di TuttoSalernitana.com dal 2020.

E' una Salernitana ferita quella reduce dalla brutta sconfitta interna contro la Lazio dell'ex patron Lotito, non tanto per il risultato, quanto piuttosto per la kafchiana condizione nella quale si è ritrovata a scendere in campo. Squadra a dir poco rabberciata e falcidiata dal Covid, con ben 10 positività, con mister Colantuono costretto a fare i salti mortali per scegliere l'undici titolare contro i biancocelesti e a gettare nella mischia giovani della Primavera. La gara, inutile a dirsi, è risultata pressapoco un allenamento per gli uomini di Sarri, già sulla carta ampiamente più forti, in barba al buon senso e allo spettacolo, per i pochi spettatori presenti allo stadio, sentitisi presi in giro di fronte a un simile teatrino. Giocare "tanto per" non fa piacere a nessuno e certo non dev'essere stato un bello spot per il calcio italiano, ma, d'altronde, il protocollo parla(va) chiaro: con almeno 13 giocatori disponibili si può scendere in campo. Ironia della sorte, tuttavia, è che questo protocollo scadrà proprio oggi e sarà sostituito da uno nuovo, che prevede la disputa dell'incontro solo qualora non si superi la soglia del 35% di positivi per squadra. In piena pandemia non è utile disquisire nemmeno sulla decisione di ridurre a 5000 spettatori la capienza degli stadi, ma sicuramente lo scenario ammirato sabato all'Arechi è risultato quanto meno spettrale. 

Unica nota positiva della serata la presenza sugli spalti del neopatron Danilo Iervolino, alla prima da presidente granata. A lui tutti gli applausi e i cori degli sparuti sostenitori presenti sulle gradinate, che non hanno fatto comunque mancare il sostegno e il giusto benvenuto al nuovo numero uno del club. In queste ore si sprecano messaggi al miele da parte dell'intera piazza per Iervolino, presentatosi da vero signore e con le idee piuttosto chiare. Ora, però, niente facili entusiasmi perché occorrerà tempo, dopotutto le rivoluzioni non sono mai state fatte in un giorno. Il popolo granata deve tornare a fidarsi e affidarsi al suo presidente e accogliere a braccia aperte il nuovo progetto, sulla cui bontà potrà pronunciarsi soltanto il tempo. L'obiettivo primario è tentare la salvezza con acquisti mirati sul mercato di gennaio, ma i tifosi non devono perdere di vista l'orizzonte del nuovo programma, che è a medio-lungo termine. La voglia di mantenere la categoria è tanta, ma il lavoro più importante sarà gettare delle basi solide che possano permettere, anche in caso di eventuale retrocessione, una pronta risalita e che possa far entrare stabilmente il club granata nelle prime della classe del calcio italiano.