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Ex granata - Calaiò: "Rivoluzione mercato? Servirebbero davvero tanti giocatori di livello"TUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/tuttoSALERNITANA.com
lunedì 17 gennaio 2022, 21:30News
di TS Redazione
per Tuttosalernitana.com
fonte Il Mattino

Ex granata - Calaiò: "Rivoluzione mercato? Servirebbero davvero tanti giocatori di livello"

Con Djuric, Simy e Ribéry ancora indisponibili e un reparto offensivo che a prescindere dalle assenze ha fatto comunque fatica fino ad oggi, la Salernitana avrebbe davvero bisogno di una nuova freccia da poter mettere a disposizione di un arco che in pratica ha colpito pochissimi avversari. Un arco che nel recente passato, seppur per brevissimo tempo, ha conosciuto un vero arciere. L'arciere (calcistico) per definizione, Emanuele Calaiò. Prima metà stagione vissuta da calciatore, 2 reti in 15 partite in B, poi due da dirigente. Dopodiché spazio ai titoli di coda, e così addio alla possibilità di poter vivere in prima persona il derby con il Napoli. Il suo Napoli (44 reti in 136 gare disputate in quasi cinque stagioni): "Indubbiamente sarebbe stato bello, stiamo parlando di una sfida speciale e quindi sentita racconta Emanuele Calaiò, pronto a vivere il derby da semplice appassionato di calcio -. Questo perché non sono mai stato tifoso di nessuno, amo semplicemente vedere il bel calcio. Ovviamente essendo la mia famiglia napoletana e mio figlio tifoso, sono un po' più legato agli azzurri ma di sicuro non preferisco che vinca una squadra piuttosto che l'altra".
Tante assenze causa le positività al Covid-19 e appena cinquemila spettatori presenti sulle gradinate del Maradona, non esattamente il derby che tutti avrebbero voluto vivere?
"Purtroppo sì, chiunque avrebbe voluto godersi una giornata di festa. Ma sfortunatamente non sarà così, proprio come sta accadendo in tutta la Serie A che è costretta a dover fare i conti con il Covid".
Quello del prossimo weekend sarà anche il primo derby di Danilo Iervolino da presidente della Salernitana.
"Sembra pronto a voler costruire a prescindere da quello che sarà il risultato ottenuto a fine stagione.

Mi auguro per la città che possa essere centrato un grande traguardo a maggio prossimo, ma qualora non dovesse essere raggiunta la salvezza ritengo che con il supporto del paracadute si potrebbe subito ripensare alla promozione. Ad ogni modo credo che ora la tifoseria sia stata accontentata con l'addio della proprietà romana, indubbiamente con Lotito non c'è mai stato feeling ma sono dell'avviso che non vada mai dimenticato quello che ha fatto il presidente prendendo la Salernitana dopo il fallimento e riportandola in A".
Il calciomercato potrebbe diventare un alleato della Salernitana in vista della gara di domenica prossima?
"Faccio fatica a pensare che il club possa portare a termine in brevissimo tempo sei-sette operazioni importanti per cambiare così il volto alla squadra. Ma a prescindere dalle novità in entrata e da quello che dice l'attuale scenario, e cioè Napoli ovviamente favorito, il calcio ha insegnato che in una partita può accadere di tutto. Per cui i granata dovranno mostrare grande cattiveria e voglia per provare a ribaltare il pronostico, e poi non dimentichiamoci che il Napoli ha già toppato contro alcune piccole".
Cosa può portare di nuovo e di prezioso il neo ds Walter Sabatini alla Salernitana?
"Stiamo parlando di un dirigente navigato, che conosce il calcio ed i calciatori. Se potesse cambierebbe tantissime cose, ma non è facile. Anche per colpa di una classifica che è complicata. Servirebbero davvero tanti giocatori di livello, in tutti i reparti e specie in attacco dove Simy praticamente non si è mai visto, per disputare un girone di ritorno eccezionale e centrare così la salvezza».
In questo momento sono tanti i nomi accostati alla Salernitana, meglio affidarsi all'esperienza di gente come Fazio o alla sfacciataggine dei giovani come Chabot?
"A dir la verità andrebbero bene entrambi. Gli esperti per gestire nel migliore dei modi i momenti delicati, i giovani per portare freschezza".
Al rientro dalla sosta la Salernitana affronterà in sequenza Spezia, Genoa, Milan e Bologna, molto potrebbe decidersi al termine di questo ciclo?
"Potrebbe, certo. Anche perché non sono certamente le partite contro il Napoli e il Milan dove la Salernitana deve sperare di ottenere punti fondamentali, ma proprio negli scontri diretti come quelli che affronterà nelle prossime settimane".