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La crescita dei "nuovi" e la rivincita della vecchia guardia. L'Arechi sarà la componente determinanteTUTTO mercato WEB
© foto di TuttoSalernitana.com
lunedì 25 aprile 2022, 00:00Editoriale
di Luca Esposito
per Tuttosalernitana.com

La crescita dei "nuovi" e la rivincita della vecchia guardia. L'Arechi sarà la componente determinante

Laureato in Chimica, direttore di TuttoSalernitana e giornalista di Tuttomercatoweb, Canale 21 e Sportitalia

Il crollo del Venezia e l'andamento lento delle dirette concorrenti ha consentito alla Salernitana di inserirsi prepotentemente nella lotta per non retrocedere. Il calo progressivo di Cagliari e Sampdoria e la discontinuità del Genoa permettono di restare aggrappati ad un grande sogno, uno scenario inimmaginabile fino ad un mese e mezzo fa e che ha consentito ai calciatori arrivati a gennaio di entrare in forma in tempo utile per il rush finale. Se è vero che i due attaccanti restano oggetti misteriosi e che Dragusin è ufficialmente una riserva, è altrettanto vero che a centrocampo stiamo vedendo due giocatori in costante crescita, che Mazzocchi ha messo a posto il problema sulla destra, che Sepe trasmette sicurezza e che Verdi sta entrando finalmente in forma. Senza dimenticare che Fazio, dopo le giuste critiche di tutto l'ambiente, sta tornando a livelli ottimali come testimoniano le ottime performance contro giocatori di livello assoluto. Ma vogliamo celebrare anche il successo della vecchia guardia. Oggi hanno determinato la vittoria i soliti Djuric e Bonazzoli: il primo ha battuto Terracciano di testa, la specialità della casa, il secondo ha approfittato di un erroraccio di Igor e ha trafitto l'ex con una deviazione sottomisura da rapace dell'area di rigore. Grande prestazione anche di Ranieri, a nostro avviso il migliore in campo, e Gyomber, tornato ad essere il muro che in B determinò tanto. Oggi bene anche Zortea e Ruggeri da subentrante, così come Kastanos che, da grande professionista, ha messo da parte l'errore di Roma ed è ripartito con tre sufficienze piene nelle ultime gare.

Unica nota stonata Franck Ribery. Impegno e attaccamento non mancano, quando un campione con i suoi trascorsi e che ha calcato certi palcoscenici elogia la tifoseria è una emozione unica. Ma c'è un tempo per tutto e riteniamo che non possa reggere 45 minuti. Nicola, che ha preparato bene la gara e sta dando identità e carattere al gruppo, a nostro avviso ha sbagliato ad inserirlo quando Verdi ha chiesto la sostituzione. In quel modo si è abbassato il baricentro di almeno quaranta metri e si è prestato il fianco al palleggio sino a quel momento infruttuoso della Fiorentina. Questa squadra non può prescindere da una seconda punta rapida, che crei superiorità numerica e pressi a tutto campo, altrimenti anche le sponde di Djuric diventano vane. Ribery, se proprio necessario, è il giocatore che deve entrare a 10-15 minuti dalla fine per proteggere palla e trasmettere serenità con il suo carisma. Purtroppo la sua esperienza in granata è stata un flop, ad ora non ha determinato nulla come certificato dalle statistiche. A proposito di Nicola, un consiglio al mister: serve poco la filosofia e la pretattica in conferenza stampa se poi le talpe di turno dettano le formazioni a chi, fino a gennaio, non ne azzeccava una e oggi gode di una corsia preferenziale che cozza con quanto promesso dalla proprietà. Iervolino è persona seria e siamo certi che chiederà conto al team manager e all'area comunicazione rispetto ad una fuga di notizie che agevola gli avversari e che va sempre nella stessa direzione.

Chiudiamo con una nota positiva sul pubblico. Con tre partite su cinque in casa e con un esodo certo ad Empoli, riteniamo che il fattore tifo possa essere determinante. Oggi, senza questa spinta incessante, probabilmente ci sarebbe stato un altro risultato e anche l'allenatore avversario ha indicato nel dodicesimo uomo una componente che ha spostato gli equilibri. Del resto all'Arechi sono state fermate anche Verona, Milan e Sassuolo e ha sofferto tantissimo il Napoli che, ai punti, non avrebbe certo meritato di vincere. Bravissimo Iervolino a capire il momento e ad anteporre il sostegno dell'ambiente all'incasso. Oggi c'erano bambini, famiglie, ragazzini, scolaresche, scuole calcio, associazioni che operano nel sociale: fantastico. Anche contro Cagliari, Venezia e Udinese è fondamentale coinvolgere il pubblico e assicurarsi 20-25mila spettatori. Si partirebbe con un vantaggio enorme, si potrebbe davvero riscrivere la storia.