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Salernitana, una salvezza incredibile e indimenticabileTUTTO mercato WEB
© foto di TuttoSalernitana.com
mercoledì 25 maggio 2022, 15:00News
di Lorenzo Portanova
per Tuttosalernitana.com

Salernitana, una salvezza incredibile e indimenticabile

La Salernitana ha compiuto l'impresa, per la prima volta nella storia è riuscita a salvarsi in Serie A, dopo le due retrocessioni immediate del 1948 e del 1999. La firma ovviamente è di Danilo Iervolino, che ha salvato la Bersagliera due volte in meno di cinque mesi. La serata del 22 maggio è stata incredibile con la pesante sconfitta con l'Udinese che ha fatto sprofondare nello sconforto più di 30mila persone, assiepate sugli spalti, oltre alle altre migliaia di persone che seguivano da casa la partita. Il risultato di Venezia però ha permesso alla Salernitana di conquistare una salvezza che i granata hanno meritato per quanto fatto vedere nelle ultime settimane rispetto alle avversarie. I gol di Bonazzoli e Verdi hanno spinto, con l'aiuto di Djuric e di tutti gli altri calciatori, la squadra verso un traguardo impensabile, che aveva solo il 7% di riuscita. La difesa ha subito 78 gol, un record al contrario per una squadra che si è salvata, ma che aveva comunque trovato il proprio equilibrio nel passaggio alla difesa a tre con l'arretramento di Radovanovic.

Fazio, dopo le fisiologiche incertezze delle prime gare, è tornato ad essere comandante così come si è rivisto il Gyomber della scorsa stagione. A centrocampo sono esplosi due gioielli come Ederson e Bohinen che hanno cambiato totalmente fisionomia alla squadra ed ha trovato in Lassana Coulibaly la benzina per far girare il motore della squadra. Decisivi anche i 4 punti di Castori e i 9 di Colantuono, così come i gol di Schiavone a Venezia per tre punti che si sono rivelati pesantissimi, o come quello di Kastanos a Verona, il gol del 2-2 casalingo di Mamadou Coulibaly agli scaligeri che ha regalato il primo punto della stagione. Un plauso ai capitani, da Di Tacchio che ci ha messo sempre la faccia quando le cose andavano male e chi si è fatto da parte con grande umiltà quando sono arrivati altri calciatori a gennaio, a Franck Ribery la cui presenza a Salerno è già un vanto e un orgoglio, oltre al fatto che si è calato immediatamente nella mentalità di una squadra che puntava alla salvezza, fino a Milan Djuric, il gigante bosniaco su cui spesso si è appoggiata la Salernitana, sia nei momenti bui che in quelli più felici. E poi c'è il condottiero, mister Nicola, entrato nella leggenda del club campano e non solo, per aver portato in porto una barca che era quasi affondata, creando un gruppo coeso e coraggioso che rimarrà nella storia della Salernitana.