“Cambiare l’immagine che i big hanno della Salernitana”. Tra ostacoli e sogni “per i quali aspettiamo anche fino al 31 agosto”

Chiaro, diretto, preciso. Senza giri di parole e con la volontà di parlar chiaro alla piazza. Niente voli pindarici. "Perchè se poi prendiamo Botheim e non Cavani si dirà che il nostro mercato è stato una chiavica" trascritto testualmente. Anche perchè "l'obiettivo è salvarsi alla penultima giornata, non si passa dal rischio retrocessione ad altri traguardi in 2 o 12 mesi". Mentre Iervolino e Milan si lasciano andare a dichiarazioni cariche d'entusiasmo, De Sanctis getta intelligentemente acqua sul fuoco e chiede a tutti di tenere i piedi per terra e non alimentare aspettative eccessive "che portino poi a vedere come un dramma 2-3 sconfitte di fila che, in A, ci possono stare". Da profondo conoscitore di calcio e da professionista desideroso di instaurare un rapporto corretto con l'ambiente, il neo ds granata ha chiarito subito quale sia l'ostacolo principale per chiudere le trattative imbastite da tempo. Non il budget, non la lotta ai procuratori "che ricevono il bonifico 24 ore prima dell'invio della fattura, la Salernitana è una delle società migliori con cui fare affari e dico sempre che gli agenti sono una parte essenziale del calcio", ma l'immagine che all'esterno si ha della Bersagliera. "C'è bisogno che profili di un certo livello, richiesti anche da top club europei, prendano il tempo necessario per capire la forza del progetto triennale avviato dalla Salernitana" ha aggiunto De Sanctis, in riferimento soprattutto a Pinamonti che è il sogno per l'attacco.

E sul reparto offensivo è stata fatta una riflessione: "Se ci rendiamo conto che il bomber che aspettiamo può firmare il 31 agosto, siamo pronti a correre questo rischio. Ci siamo imposti dei tempi, ma la fretta è cattiva consigliera". Tradotto: per Pinamonti o il Cavani di turno c'è la volontà di attendere, anche dopo aver giocato 2-3 gare ufficiali e con tutti i pericoli del caso. Nel mentre si proverà a dare spazio a un paio di giovani provenienti da altri campionati e a rilanciare quel Simy che "due anni fa segnava 20 gol a Crotone". C'è poi una riflessione finale, quella sulle tante partenze e sui mancati riscatti. De Sanctis, confrontandosi con i giornalisti post conferenza, annuiva quando gli si faceva notare che, in fondo, la Salernitana si è salvata in extremis con appena 31 punti. "Ditelo voi cosa vuol dire, non lasciatelo dire a me. Capisco che si crea un legame speciale con chi raggiunge una salvezza storica, ma...". Lo diciamo noi, dunque: la Salernitana proverà a prendere di meglio rispetto a Verdi, Djuric e Bonazzoli. Che son forti "ma si sono salvati all'ultima giornata con 31 punti".