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"Rispondano presto o andiamo altrove": centro sportivo e Arechi, ora il Comune deve accelerareTUTTO mercato WEB
giovedì 8 settembre 2022, 17:30News
di Gaetano Ferraiuolo
per Tuttosalernitana.com

"Rispondano presto o andiamo altrove": centro sportivo e Arechi, ora il Comune deve accelerare

Il messaggio è stato chiaro. Con stile, toni pacati, ma allo stesso tempo durezza. Diciamoci la verità: Danilo Iervolino si aspettava ben altro atteggiamento da parte dell'amministrazione comunale che, dopo promesse e premesse, ha perso e preso tempo ostacolando indirettamente il percorso sportivo della Salernitana. La squadra di calcio è un patrimonio di tutti che, come ha ben rimarcato il patron, può andare ben oltre i 90 minuti della domenica a patto che, di base, ci sia una totale sinergia con le istituzioni (nel rispetto dei ruoli e delle regole, ci mancherebbe) e uno stadio all'altezza della situazione. Iervolino lo ha detto senza giri di parole: vorrebbe intervenire, investire, rinnovare l'Arechi ma è nella totale impossibilità perchè, ad oggi, non c'è stata la tanto attesa concessione pluriennale di cui si parlò a metà febbraio, con tanto di conferenza stampa in presenza di Sindaco e presidente. Nello specifico la Salernitana ha previsto spese per istallare nuovi tornelli, riaprire completamente la curva Nord (ma Prefetto e Questura frenano per motivi di ordine pubblico, si sta lavorando per creare ingressi separati tra supporters locali e ospiti), costruire le coperture in tutti i settori e portare avanti un'opera di restyling totale che renda più accogliente l'impianto di via Allende. "Ma siamo nell'impossibilità di intervenire, a questo punto rispettino i tifosi e dicano chiaramente cosa si può fare e cosa non si può fare. Spiegando i motivi, possibilmente. E' tempo di agire, le buone intenzioni non bastano" ha tuonato Iervolino che, in settimana, potrebbe chiedere all'amministratore Maurizio Milan di fissare un incontro utile a fare il punto della situazione. La Salernitana vuole la gestione dello stadio per un tempo simbolico di 99 anni, come accade in tante altre città italiane. Il Comune appare restio e vuole restare titolare a tutti gli effetti della struttura incidendo fortemente nelle varie decisioni. 

Ma un accordo serve. Per il bene di Salerno e della Salernitana. Già nel passato recente altre società erano state accolte con toni trionfalistici e promesse di vario genere, poi sappiamo tutti come siano andate a finire le varie situazioni. C'è chi punta il dito contro il Governatore De Luca, chi invita il Comune a non ostacolare Iervolino causa diversità di vedute sul piano politico, chi ancora rimarca quanto sia stato intelligente e significativo lo striscione esposto dagli ultras in cui si chiedeva agli amministratori locali di non ostacolare in alcun modo l'ascesa della Salernitana. Il piano B della proprietà prevede l'individuazione di un'area differente per far nascere un nuovo stadio, ma è chiaro che si proverà in ogni modo a ricucire lo strappo e a riprendere un dialogo costruttivo. Perchè uno stadio fruibile al pubblico 365 giorni all'anno e non solo due volte al mese non genera ricchezza solo per la squadra di calcio, ma per l'intera città di Salerno creando posti di lavoro, attrattive per i giovani e un'immagine diversa anche per imprenditori e marchi internazionali che vogliano investire. La palla passa al Comune. Stavolta si spera non ci sia l'ennesimo autogol. Perchè se la Salernitana dovesse "andare altrove" per il centro sportivo allontanandosi dalla città sarebbe un qualcosa di molto grave.