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Juventus-Salernitana, l'analisi del match: un tempo per parte, ma che bella Salernitana!TUTTO mercato WEB
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lunedì 12 settembre 2022, 13:00Esclusive TS
di Roberto Sarrocco
per Tuttosalernitana.com

Juventus-Salernitana, l'analisi del match: un tempo per parte, ma che bella Salernitana!

La Salernitana di Nicola gioca una grande gara, spaventando per 90 minuti la Juve di Max Allegri. Solo la stanchezza e le individualità dei bianconeri permettono ai padroni di casa di non subire una debacle che sarebbe stata clamorosa prima della gara, ma meritata dopo i 100 e più minuti giocati.

LE FORMAZIONI 

Max Allegri non cambia modulo e continua con il 4-3-3 proposto in questo avvio di campionato: ancora Perin tra i pali, De Sciglio con Cuadrado che scivola sulla linea dei difensori a coprire la coppia formata da Bremer e dal rientrante capitan Bonucci. In mediana Paredes, Miretti e McKennie, vista l'indisponibilità di Locatelli: in avanti Vlahovic al centro dell'attacco, coadiuvato da Kostic e Moise Kean. Davide Nicola risponde lanciando in campo dal primo minuto gli ultimi due acquisti in ordine temporale: Daniulic al centro della difesa al posto di Gyomber, con Bronn e Fazio, mentre in avanti con Dia ci sarà Piatek, per il debutto dal primo minuto. Mediana super confermata con Mazzocchi a sinistra, Candreva a destra e nel mezzo Maggiore play basso, con Vilhena e Coulibaly mezzali. In porta ovviamente Gigi Sepe. 

LE STATISTICHE

Il secondo tempo dei bianconeri ha inciso notevolmente sulle statistiche, con una ripresa di gioco nettamente appannaggio dei padroni di casa. Tutte le statistiche sono quindi a favore di Allegri, con un possesso palla pari al 61.2%, tiri totali e tiri in porta rispettivamente 23-11 e 8-5, linee di passaggio (505 a 292), cross e dribling riusciti (rispettivamente 18-8 e 11-8).

SCELTE TATTICHE

PRIMO TEMPO. La Juve parte con un 4-3-3 con Kean largo a destra e Kostic a sinistra, McKennie sul binario di desta con Cuadrado per creare sovrapposizioni e superiorità numerica dall'out destro. Nicola piazza ancora Maggiore come play basso, chiedendo sacrificio a Vilhena e Coulibaly di ripiegamento sugli inserimenti di Miretti e McKennie. Mazzocchi più alto e Candreva leggermente più basso per non far salire Cuadrado, visto che De Sciglio è stato praticamente bloccato per tutta la prima frazione. Nicola infoltisce la mediana e sceglie Dia e Piatek in avanti, tenendo strette le linee, con grande aggressività nel recupero palla e velocità nella ripartenza. Dopo un primo quarto d'ora di impronta bianconera, la Salernitana ha sfruttato i tilt bianconeri, specie di Cuadrado andando a fare male con il solito Mazzocchi. Dopo il gol la Juve prova a fare la partita ma la Salernitana resta strettissima e non concede nulla, grazie anche a Daniulic che annulla Vlahovic. Il gol/rigore di Piatek è la naturale conseguenza dello spartito recitato a dovere dagli uomini di Nicola. 

SECONDO TEMPO. Nella ripresa la Juve recita il copione preparato da Allegri negli spogliatoi: aggressività e irruenza dal primo minuto, fortunata sul gol per l'errore tecnico di Coulibaly che lancia Kostic. Poi è solo Juve, con la Salernitana che prova a chiudersi e ripartire, come nelle situazioni di Dia che creano scompiglio alla difesa di Allegri come una spina nel fianco. Nicola mette dentro Botheim per provare a tenere alta la squadra e non farsi schiacciare, Allegri cambia gli esterni di difesa, avanzando Cuadrado e aggiungendo peso con Milik. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: granata non in grado di gestire la situazione, soprattutto nervosa, bianconeri spinti dall'inerzia del pubblico e del gol di Bremer. Alla fine pari che non accontenta nessun. 

IN CONCLUSIONE: Nicola la prepara come sempre benissimo, leggendo bene l'avvio e l'interpretazione tattica e tecnica. Manca come sempre la lettura in corso, con qualche cambio magari da anticipare, tipo Kastanos per Coulibaly e non Maggiore, in grado di dare più dinamismo e freschezza rispetto al maliano apparso opaco e avulso. Per il resto nulla da obiettare, per una Salernitana che sta dimostrando di potersela giocare con chiunque.