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ESCLUSIVA TMW - Ceravolo: "Spezia e Livorno risaliranno la china: club solidi"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 24 ottobre 2019, 16:49Serie B
di Claudia Marrone
esclusiva

Ceravolo: "Spezia e Livorno risaliranno la china: club solidi"

Una lunga carriera sportiva e un occhio sempre attento al calcio per l''ex direttore del Livorno Franco Ceravolo, che nel lontano 1984 inizia la sua collaborazione da dirigente con l'area tecnica del Napoli, per poi passare al Torino, alla Roma e alla Juventus, affermando il suo nome soprattutto nel Torneo di Viareggio, come scopritore di talenti come Domenico Criscito, Claudio Marchisio e Sebastian Giovinco. Esperienza poi estere, e infine il ritorno in Italia.
Proprio Ceravolo, ai microfoni di Tuttomercatoweb.com, offre una panoramica generale sulla Serie B e non solo.

Il suo nome è recentemente associato al Livorno, sua ultima esperienza. Con occhio distante, che analisi può fare del momento attuale dei labronici?
"Non sto vivendo da vicino la situazione, mi viene difficile fare una dettagliata analisi, ma di certo c'è che mi spiace vedere un club così importante in una posizione di classifica che non gli appartiene per niente. E' vero però che il campionato di B, a differenza di altri tornei, è molto lungo, e il tempo per risalire c'è, anche eventualmente sfruttando il mercato di gennaio per dare ulteriori innesti a una rosa comunque importante. Spero si tirino presto fuori da questo impasse".

Altra formazione che conosce bene, lo Spezia.
"Purtroppo anche in questo caso non si parla di una situazione felice, ma la società ha una notevole forza economica che può consentirle anche di avere i presupposti per l'approdo in Serie A. Non solo, la squadra è allenata da uno dei tecnici più promettenti che anche lo scorso anno ha fatto bene, e questo, unito alle ambizioni della piazza, non può che essere un punto a favore dei bianconeri. La tifoseria di Spezia, come comunque quella di Livorno, fanno la differenza, e credo sia solo questione di tempo, poi verranno fuori dalla classifica che ora hanno".


Più in generale, che Serie B sta vedendo adesso?
"La B è un campionato ormai molto molto importante con tante squadre davvero molto ambiziose, ma è presto, anche per la classifica molto corta che c'è, per fare bilanci, di quelli se ne può parlare da gennaio in poi. E' da li che si vedranno i veri valori. Chiaro che club come Empoli, Benevento, Crotone e Frosinone hanno qualcosa in più, ma il campo è il giudice supremo, e non sempre è facile riprendersi, anche il fattore ambientale conta: l'importante è che non subentri l'ansia, perché con quella difficilmente si fa bene".

Al netto della B, il suo nome è fortemente associato anche al Torneo di Viareggio. Si sente di fare un nome di un giovane del quale si parlerà?
"Per questo, mi sento di toccare la Serie A. Sebastiano Esposito dell'Inter esprime il massimo del calcio giovanile, gioca con uno dei più importanti club italiani e per l'età che ha non è mai facile esprimersi in un certo modo come invece lui ha fatto. Anche in Champions".

Guardando all'Inter. E' con il Napoli la vera antagonista della Juventus?
"Io credo che a ora i due club siano gli unici due che possano davvero dar fastidio alla Juve, sono migliorati molto nel corso degli anni mai torinesi a ora hanno ancora quel qualcosa in più rispetto alle aspettative degli altri. A ogni modo, più l'Inter che il Napoli può colmare il gap, in breve tempo, con la Vecchia Signora, anche grazie al lavoro di un allenatore top come Conte, che ha già dato la sua importante impronta".