Salernitana, un gol al 99' e un rigore sbagliato costringono a guardarsi alle spalle
Ieri anche le scelte dell'allenatore non hanno convinto.
Riproporre Obi titolare dopo due mesi rinunciando alla spinta di Ruggeri è apparso un azzardo, così come è incomprensibile tenere in panchina il capocannoniere della squadra, tra l'altro in doppia cifra. Bonazzoli è imprescindibile per la Salernitana, Verdi invece incide maggiormente quando entra nella ripresa e sfrutta la stanchezza degli avversari. A parziale giustificazione ci sono anche le poche alternative a disposizione. Djuric è stato spremuto e ha avuto un fisiologico calo di rendimento perchè sia Mousset, sia Mikael non si sono rivelati all'altezza pur essendo costati al club oltre 1,2 milioni di euro. Nicola li ha bocciati, Sabatini ha commesso due errori e solo i gol della vecchia guardia consentono ancora di sperare nel miracolo salvezza. A questo punto bastava non prendere nessuno e tenere in rosa Gondo, giocatore generosissimo che aveva disputato un buon girone di andata e che è stato accantonato frettolosamente senza essersi assicurati una alternativa di valore superiore e che conoscesse la categoria. Ora, comunque, è inutile piangere sul latte versato. Con tutti i suoi limiti, la Salernitana ad oggi è salva e giocherà l'ultima partita in un Arechi da 30mila spettatori contro una Udinese tranquillissima. Se stasera l'Inter non perdesse a Cagliari, l'impresa sarebbe cosa fatta. Viceversa il rigore sbagliato e l'errata marcatura su Altare verranno ricordati a lungo da una tifoseria che, anche ieri, ha garantito 7000 tifosi in campo esterno .Ed è anche grazie a loro che la Salernitana ha pareggiato.