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tmw / sampdoria / Il Pagellone
Prova sciagurata di Bereszynski, centrocampo lento, Caprari fumosoTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 26 agosto 2019, 00:14Il Pagellone
di Paolo Paolillo
per Sampdorianews.net

Prova sciagurata di Bereszynski, centrocampo lento, Caprari fumoso

Audero 6,5: il migliore dei blucerchiati, e non è mai una bella notizia. Salva dopo 10 minuti su Milinkovic, dopo poco si supera e tiene a galla la squadra. Sul gol è incolpevole e, nel secondo tempo cala altre tre parate strabilianti, specie quella con la manona su Immobile lanciato a rete che permettono al punteggio di non assumere l'aspetto di quello tennistico. Ripeto, se il migliore è lui c'è da preoccuparsi.

Bereszynski 4: sciagurato il tentativo di dribbling che lancia l'azione dello 0-2 laziale, ma forse è il meno. Sempre fuori posizione, lascia chilometri di spazio alle sue spalle e sbaglia i tempi dell'aiuto ai due centrali difensivi. In fase offensiva non viene premiato nelle sue discese, che sono poche e male assortite. Provocazione, siamo sicuri di Sala fuori rosa?

Murillo 4,5: nell'uno contro uno non fa male e anche nelle battaglie aeree ci va sempre con decisione e piglio. Pesano aver perso Immobile visivamente nell'occasione del vantaggio, dove anche la posizione del corpo non è delle migliori, diciamo, e la posizione sul terzo gol laziale, dove segue il pallone e non l'uomo dietro. La coppia con Colley è ancora da oliare, ma il principio non è dei migliori.

Colley 4,5: sembra sempre in sofferenza e sbaglia una caterva di palloni in impostazione e chiusura. Anche lui, alla prima palla dietro le spalle, va in difficoltà e non riesce a limitare Correa e gli inserimenti da dietro, coi biancocelesti che fanno ciò che vogliono. Male.

Murru 5: sottotono anche il terzino sardo. Diciamo che i due terzini oggi non sono andati bene, perché anche il mancino lascia molto spesso la sua zona alla mercè dei laterali ospiti, che imperversano per tutta la partita, Lazzari prima e Marusic poi.

Ekdal 5: lento e compassato. Ci siamo abituati bene l'anno scorso, è vero, ma da lui ci si aspetta più ordine e più responsabilità, perché sappiamo e sa di essere importante e centrale nel progetto tecnico blucerchiato. Così è troppo poco.

Vieira 5: A parte la grandissima occasione, forse la più pericolosa della partita per i colori blucerchiati, dove Strakosha si supera e strozza l'urlo dello stadio per il gol che poteva regalare il pareggio alla squadra di Di Francesco, è sempre in ritardo e viene mangiato da Parolo e compagnia per tutta la partita.

Linetty 5,5: un po' meglio degli altri, si assume qualche responsabilità in più e cerca anche la conclusione. Forse l'unico che non alza bandiera bianca e che la gamba la mette sempre. Sostituito un po' a sorpresa, ma di certo non incisivo come in altre partite (dal 21' s.t. Leris s.v.: volenteroso, ma proprio per trovare qualcosa di buono).

Gabbiadini 5: per mezz'ora latita, poi, bisogna dirlo, è l'unico che tira in porta. Impegna severamente Strakosha nella ripresa, con una conclusione potente e precisa, sulla quale l'estremo laziale si supera. Poi sparisce piano piano, fino al cambio (dal 32' s.t. Bonazzoli s.v.: ci prova con una rasoiata e con personalità).

Quagliarella 5: triste e solitario, verrebbe da dire. Si sbatte, i palloni giocabili sono pochi e le conclusioni sono altrettanto misere. Viene ingabbiato bene dalla difesa di Inzaghi, anche perché viene supportato poco e male. Lui deve essere il nostro faro, ma va aiutato ad esserlo.

Caprari 5: fumo, fumo e solo fumo. Oramai ci si ripete da un po' di tempo. Se capisce che il talento a disposizione è tanto e mette un po' di personalità in quei mezzi tecnici, allora forse riuscirà a fare la differenza. Se è quello visto stasera, no (dal 21' s.t. Jankto s.v.: nulla da dichiarare).

All. Di Francesco 5: non può giocare come vorrebbe e si vede e, forse, ha anche ragione. Esterni di ruolo nessuno, forse Jankto, che, però, parte dalla panchina. I cambi sono quelli che sono, la mossa Leris può sembrare una dichiarazione alla società, perché se quello deve essere uno dei primi cambi per tutto l'anno, con il massimo del rispetto, la coperta è molto corta. Al di là di ciò, la squadra è sparita dopo il gol del vantaggio, in termini di personalità e atteggiamento, nonostante una mini reazione, fuoco di paglia prima del buio assoluto, a cui non si assisteva da molto tempo