ESCLUSIVA SN - Cecilia Re: "Grande onore indossare maglia Sampdoria. Dare il massimo"

La Sampdoria è molto attiva tra ritiro estivo, progetti e campagna di rafforzamento per la squadra femminile.

Sampdorianews.net ha avuto il piacere di intervistare in esclusiva Cecilia Re,  centrocampista reduce dall'esperienza alla Florentia San Gimignano. Un viaggio tra passato, presente e obiettivi futuri in blucerchiato.

Le prime volte da bambina a giocare a pallone in compagnia a Busnago e quando hai deciso di diventare una calciatrice. "Ho iniziato a giocare a calcio nella squadra dell'oratorio di Busnago, paese dove sono cresciuta e ho vissuto durante la mia infanzia. Ho cominciato all'età di sei anni e ho portato avanti questa passione sino a che non è diventata la mia professione. Non c'è stato un momento preciso in cui ho deciso di diventare calciatrice, é una cosa che ho avuto dentro sin da quando ero molto piccola e che ho coltivato fino ad arrivare qui, a vestire la maglia della Sampdoria".

Nel corso degli anni si è lottato contro l'etichetta del calcio come sport esclusivamente maschile. Hai avuto difficoltà per coltivare fino in fondo la tua passione? "Nel corso della mia carriera non ho avuto grandi difficoltà a coltivare fino in fondo la mia passione: ho sempre avuto accanto una famiglia meravigliosa che ha sempre assecondato le mie decisioni e che mi ha incoraggiata a fare ciò che sognavo di fare. Poi ho sempre avuto a che fare con persone competenti e che credevano molto nel movimento femminile".

Le sensazioni nel giorno del passaggio in prima squadra e le emozioni dell'esordio in serie A alla Fiammamonza dopo l'intera trafila delle giovanili. "L’esordio in Serie A penso sia un momento indimenticabile per chiunque, e così é stato anche per me. Ricordo l’emozione di debuttare così giovane nella massima serie, e di vestire una maglia così importante come era all'epoca quella della Fiammamonza. Ho tantissimi ricordi della squadra che mi accolse in Serie A: persone molto più grandi di me, ma disposte a regalarmi le loro esperienze e i loro consigli".

Nel 2013 hai deciso di trasferirti nel Tennessee. I quattro anni vissuti negli Stati Uniti quanto ti hanno arricchito come persona, studentessa e calciatrice? "La mia esperienza in America é stata un arricchimento sotto ogni punto di vista. A livello personale mi ha aiutato a crescere e diventare donna: non é facile trovarsi a 18 anni - da soli - dall'altra parte del mondo. Mi ha aiutata anche a crescere a livello calcistico, migliorando molto fisicamente. Nel frattempo ho conseguito la laurea in Scienze Motorie".

Come hai vissuto l'inaspettata cessione del titolo sportivo dalla Florentia San Gimignano. alla Sampdoria che ha deciso di avviare un importante progetto nella divisione femminile? "Questa cessione é stata una sorpresa. Dopo una stagione come quella dell’anno scorso, è stata davvero una cosa inaspettata. Ora però sono molto felice di indossare la maglia della Sampdoria e far parte di una società che crede molto nel calcio femminile".

A livello internazionale la maglia della Sampdoria è ritenuta la più bella del mondo. L'onore e l'onere nell'indossarla. "Indossare questa maglia è un grande onore. Oltre ad essere la più bella del mondo, ha anche una grande importanza che noi vogliamo onorare e rispettare, cercando di dare il massimo per renderla ancora più bella ed importante".

Il club blucerchiato sta seguendo da vicino la crescita del settore femminile. Il rapporto con Mister Cincotta e il Presidente Ferrero. "Questo club crede moltissimo nel movimento femminile, e questo lo sentiamo tutti i giorni perché non ci manca mai nulla e ci mettono sempre nelle condizioni di svolgere la nostra professione al massimo delle possibilità. Per questo ci tengo particolarmente a ringraziare il Presidente Ferrero e tutti coloro che lavorano per noi. Il rapporto con il Presidente é molto stretto, è venuto a farci visita anche in ritiro e lo sentiamo estremamente coinvolto e vicino a noi. Anche il rapporto con mister Cincotta e con tutto lo staff tecnico é molto affiatato: siamo già una grande famiglia".

I tuoi punti di forza e gli aspetti sui quali stai lavorando per crescere ulteriormente. "Mi piace comandare il gioco e cercare sempre quel passaggio filtrante che fa realizzare un goal alla mia compagna. Ho ancora tanto su cui lavorare e crescere, per questo sono qui a cercare di migliorarmi giorno dopo giorno".

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