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Sala: "Ho un ottimo ricordo della Sud che spesso sapeva trascinarci la vittoria"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
mercoledì 21 settembre 2011, 14:30News Nazionali
di Andrea Piras
per Sampdorianews.net

Sala: "Ho un ottimo ricordo della Sud che spesso sapeva trascinarci la vittoria"

Doppio ex della partita, Luigi Sala ha parlato ai taccuini de Il Corriere Mercantile della sfida dell'"Atleti Azzurri d'Italia" tra Albinoleffe e i ragazzi di Atzori:

"L'Albinoleffe? È una società con importanti valori morali, molto coesa in tutte le componenti. Il presidente Andreoletti, industriale nel settore delle materie plastiche, ha una indubbia solidità economica, ma la dirigenza fa sempre il passo secondo la gamba, senza eccessi.

Similitudini con il Chievo? Senz'altro, la più chiara è la tranquillità ambientale. L'assenza di pressioni da parte di pubblico e stampa consentono ai tecnici di lanciare i giovani, che a loro volta giocano con la mente libera e possono dare il meglio. Mi rendo conto che sia un modello difficilmente replicabile, ma stiamo parlando comunque di un esempio per tutto il nostro calcio.

Come vedo la stagione della Samp? Credo che sia la squadra meglio attrezzata per centrare la promozione immediata, inoltre può contare sull'appoggio di un pubblico che non ha molti rivali in Italia, ho un ottimo ricordo della Sud che spesso sapeva trascinarci la vittoria.

Se è emersa qualche difficoltà di troppo in avvio di torneo? Fino all'esperienza con l'Albinoleffe, ho avuto la fortuna di giocare per tutta la carriera, a parte gli esordi nel Como, in serie A. Negli ultimi due anni mi sono quindi misurato con la B e posso dire che le prime partite sono sempre di rodaggio, soprattutto per le squadre di alto livello. Per la Sampdoria c'era poi il problema di smaltire rapidamente lo choc della retrocessione.

Che idea mi sono fatto da fuori? Certe stagioni nascono male e finiscono peggio. L'eliminazione in Champions, per il modo per cui è avvenuta, ha tolto morale e sicurezza nei propri mezzi a una squadra che, anche tenendo conto della partenza di Cassano e Pazzini, non meritava la retrocessione. In tutto l'anno non c'è stata, mi sembra, nemmeno una partita che dovevi perdere o al massimo pareggiare e invece vinci.

Se mi sento con i miei ex compagni della Samp? Certo, sono rimasti ormai Palombo, Gastaldello e Accardi, grandi persone ancor prima che grandi giocatori. Cosa c'è nel mio futuro? Mi sarebbe piaciuto giocare ancora un anno, non ce ne sono state le condizioni. Mi iscriverò al corso allenatori: il calcio è il mio mondo. Ora per qualche tempo voglio godermi la famiglia, i figli: per vent'anni sono stato in giro".