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tmw / sampdoria / Serie A
ESCLUSIVA TMW - Tissone: "Bergamo, è una tragedia. Ma so che ti rialzerai anche stavolta"TUTTO mercato WEB
lunedì 6 aprile 2020, 15:00Serie A
di Giacomo Iacobellis
esclusiva

Tissone: "Bergamo, è una tragedia. Ma so che ti rialzerai anche stavolta"

Sono giorni duri, durissimi per Bergamo, una delle città più colpite dal Coronavirus in Italia. Lo sa bene anche Fernando Tissone, giocatore della Dea tra il 2006 e il 2008 che non ha certo dimenticato i tanti amici lasciati in Lombardia e ne ha approfittato, proprio attraverso le colonne di TuttoMercatoWeb.com, per mandare quest'oggi un messaggio di sostegno al popolo nerazzurro, commentando al contempo le conseguenze di quest'emergenza nazionale sul campionato di Serie A e sul calcio più in generale.

"Sono davvero molto dispiaciuto - esordisce Tissone con gli occhi lucidi -. È una situazione durissima, per tutto il mondo. Quella di Bergamo poi è una tragedia. Ho lasciato là tanti amici, parlo con loro quasi tutti i giorni per farmi raccontare quanto sta accadendo. Ho il cuore amaro, ma so anche che i bergamaschi sono tosti e hanno nel loro DNA la voglia di risorgere sempre. Sono sicuro che alla fine vinceranno pure questa battaglia, come hanno fatto finora nei momenti più difficili della loro storia. Forza e coraggio, ce la farete!".

Il ricordo delle grandi gesta in questi anni della sua Atalanta, almeno, fa tornare un piccolo sorriso.
"L'Atalanta oggi è una delle squadre che gioca meglio a calcio non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Sono ancora molto legato a quei colori, la formazione di Gasperini mi ricorda il Liverpool perché ha uno stile molto offensivo, segna tanti gol e fa appassionare la gente, a Bergamo e oltre. Nonostante non abbia affatto il budget economico di una big, la Dea se la gioca infatti con tutti quanti. In Italia, si sa, è dura vincere. C'è sempre la solita Juve in pole position per lo Scudetto. Magari, però, nei prossimi anni lo vincerà proprio l'Atalanta".


A proposito, è giusto portare a termine la stagione 2019-2020 secondo lei?
"È difficile dire se e quando deve riprendere il calcio, la cosa che conta adesso è la salute della gente. Questo sport non si può giocare senza tifosi. Se si trova il modo di far tornare le persone allo stadio in totale sicurezza, allora è giusto terminare la stagione. Altrimenti no, senza pubblico non ha senso ripartire. In Serie A, come negli altri campionati".

Chiosa sul suo futuro. Dopo l'esperienza al Nacional in Portogallo, quando la rivedremo in campo?
"Mi aspettavo di avere già adesso una squadra, devo essere sincero. In questi mesi sono stato molto vicino a firmare con un club degli Stati Uniti, ma l'emergenza Coronavirus purtroppo ha fermato tutto. Non so ancora quando arriverà la chiamata, ma mi sto allenando duramente ogni giorno per restare al 100% e farmi trovare pronto per quel momento. Ho 33 anni e ancora tanto da dare al calcio, ho giocato in molti Paesi diversi e voglio presto una nuova sfida da vivere con entusiasmo".