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TMW RADIO - Buso: "Vi dico in cosa deve crescere Vlahovic. La Fiorentina non lo lasci più solo"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 26 luglio 2021, 19:56Serie A
di Dimitri Conti

TMW RADIO - Buso: "Vi dico in cosa deve crescere Vlahovic. La Fiorentina non lo lasci più solo"

Buso: "Curioso di capire come faranno Spalletti e Sarri coi loro presidenti"
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L'ex attaccante Renato Buso, reduce dall'esperienza nello staff tecnico della Fiorentina, ha parlato a Stadio Aperto, su TMW Radio, cominciando da Vlahovic: "Può diventare un grandissimo attaccante, sa proteggere la palla e ha personalità: inizia e finisce gli allenamenti dopo tutti, hai sempre la sensazione di avere davanti qualcosa di importante. Dentro ha cattiveria e determinazione, anche se deve migliorare molto su tenuta e uso del piede destro. Ha caratteristiche sempre più difficili da ritrovare in attaccanti di questo tipo".

Cosa potrà portare ad un rendimento differente questa Fiorentina?
"L'allenatore valuterà, ma l'errore da non fare è quello di avere un solo attaccante. Lo scorso anno Vlahovic ha retto da solo tutto l'attacco, gli altri invece hanno sempre avuto una condizione precaria. Da questo punto di vista è andata bene perché Vlahovic non ha mai avuto problemi, ma devono cercargli una spalla. Magari da fargli sentire anche un po' di pressione e rischio di perdere il posto. Qualcosa comunque devono cambiare, anche senza stravolgere. Dopo certe annate sembrano tutti scarsi o brocchi, ma non è così. Con l'occhio di un allenatore diverso anche chi ha reso poco può diventare importante".

Ha lasciato anche Antognoni.
"Vederlo rinunciare ad un certo ruolo significa che sono mancati i presupposti del confronto. Ha deciso di andarsene e mi dispiace molto perché rappresenta la Fiorentina".

Non potevano offrirgli un ruolo nella prima squadra?
"Non saprei che dire, credo neanche lui abbia avuto le spiegazioni necessarie. Penso che anche per questo abbia rinunciato".

Lunga la strada per la comprensione tra Commisso e Firenze?
"Sì, bisogna conoscere Firenze, trovarne le sfaccettature. Anche Commisso sa che è una piazza che vive di calcio, ma è pure città meravigliosa, goliardica, che vive d'arte e di prese in giro. Non offese, eh, ma questa è Firenze. Chi ci vive può capirlo, chi è lontano no. A Firenze vittorie e sconfitte vengono vissute a mille all'ora, sempre pronti a ripartire. Non la potrai cambiare, devi adattarti a questa meravigliosa passione verso la Viola".

Lei che ci ha giocato nella Samp, che ha pensato dell'abbraccio Mancini-Vialli?
"Mi si è stretto il cuore, perché l'ho vissuta come la chiusura del cerchio dopo la finale persa a Wembley. Dalla meravigliosa Sampdoria di Mantovani fino alla Nazionale, hanno vinto l'Europeo in quello stadio ed è una cosa davvero meravigliosa".


Come sta il settore giovanile italiano?
"Negli ultimi vent'anni si è pensato solamente alle prime squadre ma ora questo calcio non è più sostenibile e sei rimasto indietro. Serve la forza di investire sui giovani: ho visto strutture in Inghilterra in Francia che qua ce le scordiamo... Oltre a una serie di piccole cose per cui in Italia siamo indietro di tanti anni".

L'Europeo rischia di far adagiare il movimento?
"Non credo, non c'è più tempo. Le società sono in difficoltà economica e hanno capito di non poter sostenere questi costi. Ci vuole la capacità di vedere oltre, prima di giudicare, non cambiando ogni anno o non si costruisce proprio nulla".

Più difficile il compito di Spalletti o di Sarri?
"Sono molto curioso di capire come faranno due focosi come De Laurentiis e Spalletti, ma anche Lotito con Sarri. Quest'ultimo ha una filosofia totale, che ammette poche interferenze".

Chi potrebbe sorprendere tra le "altre" di Serie A?
"Mi aspetto un campionato migliore sia da Fiorentina che da Torino, per blasone ed investimenti devono essere almeno tra le prime dieci. So che non sarà facile, ma il monte ingaggi dice questo".

Si aspettava da Pandev una carriera come questa?
"L'ho avuto allo Spezia, c'era Mandorlini. Mi aspettavo sarebbe diventato un giocatore importante per le doti che aveva fatto vedere. Ha saputo tener botta, anche ora va come quei ragazzi che hanno 10-15 anni in meno di lui".