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Lautaro Martinez straordinario, ma l'Inter paga a caro prezzo il suo inverno freddo
L'evoluzione di Lautaro Martinez negli ultimi dodici mesi è stata straordinaria, ma probabilmente non ancora definitiva. 25 gol in stagione in tutte le competizioni e ha colpito in ognuna di queste. 6 reti in più dell'anno scorso e c'è ancora una partita da giocare che, in caso di vittoria nerazzurra sulla Sampdoria e ko del Milan a Reggio Emilia, potrebbe valere lo scudetto. Non una partita qualunque, dunque, per un Toro che quest'anno si è mostrato meno generoso ma più esplosivo.
L'anno scorso il delantero di Bahia Blanca attraversava ancora un momento di transizione verso la maturazione che quasi quest'anno si è compiuta. I dieci assist dello scorso torneo sono diventati tre in quello attuale, ma siamo a +4 sui centri in campionato rispetto alla Serie A 2020/21. Il legame con Dzeko non è nulla di paragonabile a quello con Lukaku e proprio perché è netta anche la differenza di incisività sotto porta tra il bosniaco e il belga, Lautaro si è assunto responsabilità da trascinatore che prima non sentiva.
Detto questo pesano tantissimo le otto partite di fila tra dicembre e marzo a secco di gol. Addirittura si registra la sola tripletta con la Salernitana nel mezzo di 12 match di campionato nei quali il Toro è sparito totalmente. L'inverno freddo che l'Inter ha pagato con i pari contro Atalanta, Napoli, Genoa, Torino e Fiorentina, oltre ai ko con Sassuolo e Milan nel derby di ritorno. E quando è tornato a segnare, lo ha fatto sempre tranne che a Bologna: la sconfitta che potrebbe aver strappato il titolo a Inzaghi. Periodo di gelo che lascia delle ombre nel cammino verso il top level del numero diez.
L'anno scorso il delantero di Bahia Blanca attraversava ancora un momento di transizione verso la maturazione che quasi quest'anno si è compiuta. I dieci assist dello scorso torneo sono diventati tre in quello attuale, ma siamo a +4 sui centri in campionato rispetto alla Serie A 2020/21. Il legame con Dzeko non è nulla di paragonabile a quello con Lukaku e proprio perché è netta anche la differenza di incisività sotto porta tra il bosniaco e il belga, Lautaro si è assunto responsabilità da trascinatore che prima non sentiva.
Detto questo pesano tantissimo le otto partite di fila tra dicembre e marzo a secco di gol. Addirittura si registra la sola tripletta con la Salernitana nel mezzo di 12 match di campionato nei quali il Toro è sparito totalmente. L'inverno freddo che l'Inter ha pagato con i pari contro Atalanta, Napoli, Genoa, Torino e Fiorentina, oltre ai ko con Sassuolo e Milan nel derby di ritorno. E quando è tornato a segnare, lo ha fatto sempre tranne che a Bologna: la sconfitta che potrebbe aver strappato il titolo a Inzaghi. Periodo di gelo che lascia delle ombre nel cammino verso il top level del numero diez.
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