Eder: "Non ho mai sopportato l'ipocrisia di Spalletti. Icardi-Wanda Nara? C'era imbarazzo"
Eder è stato protagonista di anni molto complicati all'Inter e in Nazionale, ma la delusione più grande fu ovviamente quella maturata con la maglia degli Azzurri, come racconta a La Gazzetta dello Sport: "Italia-Svezia, maledetto spareggio. Colpa di tutti, ma Ventura non fu coerente. Belotti e Immobile giocavano anche quando non erano al 100%. A San Siro ci fregò la pressione, sarei potuto entrare nella ripresa: io e Insigne in panchina, poi ci fu quella scena con De Rossi. Eravamo sullo 0-0...".
Eder torna poi sui suoi anni in nerazzurro: "Su quasi 90 partite ne avrò giocate solo una ventina da titolare, ma sono felice del tempo trascorso a San Siro. Un orgoglio. Poi davanti c'era Icardi. I consigli di Wanda Nara sui social? C'era imbarazzo, ma Mauro era sereno".
Il motivo per cui andò via però è semplice: "Per Spalletti. Non ho mai sopportato la sua ipocrisia. Allenatore top, ma come uomo... meno. Scelsi la Cina, io e la famiglia Zhang eravamo amici, ma nel 2020, dopo la vittoria del campionato, sparirono tutti. Non abbiamo visto un euro per mesi. In futuro vorrei fare il direttore sportivo, ma per ora mi godo la famiglia. Mi sarebbe piaciuto tornare alla Sampdoria per chiudere lì".
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