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La Lazio riscopre i suoi tenori: Sergej e Luis, dai musi lunghi alle magie
Ciro Immobile è Grande. E non lo scopriamo certo oggi: il bomber non poteva chiedere avvio migliore al suo campionato. Doppietta personale, gol 100 e 101 in Serie A, 3-0 in casa della Sampdoria. Dopo i 15 gol della scorsa stagione, mette già in fila tutti dietro di sé in classifica marcatori. È la prima buona notizia nell'ottimo inizio della Lazio. Perché il cannoniere campano l'anno scorso si era smarrito, ma neanche troppo. La doppia cifra c'era comunque, al netto di qualche difficoltà. Inzaghi gli chiedeva risposte, ma sapeva di poterne ottenere.
Discorso diverso per Luis Alberto e Sergej Milinkovic-Savic. Entrambi vengono da una stagione molto al di sotto delle proprie possibilità, nonostante il serbo sia sceso oggi in campo con la patch celebrativa come miglior centrocampista della passata edizione della Serie A. Le sirene di mercato, poi, giocano il loro ruolo: a inizio estate lo spagnolo pareva pronto a tutto pur di tornare al Siviglia. E SMS pronto a mettere su il broncio che lo aveva caratterizzato per tutto il 2018/2019, perché l'alta valutazione di Lotito lo ha bloccato di nuovo dalle parti di Formello.
Invece no, invece ecco le risposte che Inzaghi voleva. Entrambi restituiti al loro miglior livello: lo spagnolo ispirante e ispiratore di due gol su tre, Milinkovic che la cosa migliore la fa con un lancio no-look, ma più in generale domina a centrocampo come nei giorni belli in cui neanche 150 milioni sembravano troppi. Una goduria per gli occhi, per Simone Inzaghi e per i tifosi sulla Lazio. Certo, con tutti i tenori in campo (anche Correa, anche lui oggi protagonista, l'unico che non era da ritrovare) servirà trovare qualche alternativa in più, magari negl ultimi giorni di mercato. Ma con i tenori a far questa musica, sembra proprio che ci sarà da divertirsi quest'anno in biancoceleste.
Discorso diverso per Luis Alberto e Sergej Milinkovic-Savic. Entrambi vengono da una stagione molto al di sotto delle proprie possibilità, nonostante il serbo sia sceso oggi in campo con la patch celebrativa come miglior centrocampista della passata edizione della Serie A. Le sirene di mercato, poi, giocano il loro ruolo: a inizio estate lo spagnolo pareva pronto a tutto pur di tornare al Siviglia. E SMS pronto a mettere su il broncio che lo aveva caratterizzato per tutto il 2018/2019, perché l'alta valutazione di Lotito lo ha bloccato di nuovo dalle parti di Formello.
Invece no, invece ecco le risposte che Inzaghi voleva. Entrambi restituiti al loro miglior livello: lo spagnolo ispirante e ispiratore di due gol su tre, Milinkovic che la cosa migliore la fa con un lancio no-look, ma più in generale domina a centrocampo come nei giorni belli in cui neanche 150 milioni sembravano troppi. Una goduria per gli occhi, per Simone Inzaghi e per i tifosi sulla Lazio. Certo, con tutti i tenori in campo (anche Correa, anche lui oggi protagonista, l'unico che non era da ritrovare) servirà trovare qualche alternativa in più, magari negl ultimi giorni di mercato. Ma con i tenori a far questa musica, sembra proprio che ci sarà da divertirsi quest'anno in biancoceleste.
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