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tmw / sampdoria / Serie A
Questa non è ironia, è razzismoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 4 novembre 2019, 13:38Serie A
di Andrea Losapio

Questa non è ironia, è razzismo

Se uno ti paragona a una scimmia, cos'è, deconcentrare? È razzismo, è qualcosa di costruito negli anni, bisogna conoscere la storia. C'era il codice nero, una volta, per dire che il nero era inferiore al bianco. C'è una storia dietro, non dici una cosa per niente. Poi puoi fischiare i calciatori, come tutti, bianchi o neri. Perché fare differenza?"." Così Ousmane Dabo, qualche settimana fa, aveva parlato del problema razzismo che affligge gli stadi italiani, facendo capire esattamente quando si travalica dall'ironia e dallo sfottò per sfociare in evidente razzismo. Gli ululati sono gli stessi per tutti i giocatori neri, e non per quelli bianchi, trattando il solco sulla differenza del colore della pelle, qualcosa oggettivo e non modificabile.

LE PAROLE DI SETTI IERI - "Sono arrivato a Verona 8 anni fa e ho subito potuto vedere come i tifosi veronesi siano sì ironici, ma assolutamente non razzisti, come è accaduto 6 anni fa al nostro debutto contro il Milan proprio di Balotelli. Quando ci sono episodi di razzismo siamo i primi a condannarli, lo abbiamo sempre fatto, ma è sbagliato generalizzare, parlando di cori e tifoseria razzisti, se su 20.000 persone fra il pubblico un paio possono, magari, aver detto qualcosa". Probabilmente sono un paio di troppo, così come successo a Parma con Dalbert nella sfida contro l'Atalanta, oppure Lukaku a Cagliari, Koulibaly a Roma e via marciare. Due mesi fa sotto la lente di ingrandimento finì ancora il Bentegodi di Verona, con Kessie, dove però non erano stati riportati cori razzisti nel referto. Ed è l'approccio sbagliato: è sbagliato criminalizzare l'intera curva, ma questo è evidente. Però riducendo il problema sempre a "quei pochi idioti" diventa comodo non prendere nessuna decisione a riguardo.


IL PRECEDENTE DI FERRIER - Nel 1996 il francese Maickel Ferrier era praticamente un giocatore dell'Hellas Verona. In curva apparse allora un fantoccio, impiccato, nero, che doveva proprio raffigurare il nuovo acquisto. Più uno striscione: “El negro i ve là regalà. Dasighe el stadio da netar”, che ebbe il risultato di cancellare un acquisto già fatto, stracciando il contratto, per poi farlo passare alla Salernitana. L'agente era Mino Raiola, Ferrier sarebbe stato il primo giocatore di colore della storia del Verona.

I VIDEO - Diversamente da quanto accaduto in altre situazioni, gli stessi ultras del Verona hanno messo online il momento in cui Balotelli scaglia la palla in Curva, dove si sentono distintamente gli ululati. Chiunque neghi una situazione documentata non fa bene al calcio, che sia Setti, Juric oppure un qualsiasi esponente, che sia calcistico e politico. Bisognerebbe prendere le distanze, perché - al di là di qualche caso sporadico - gli stadi italiani non erano mai stati così nell'occhio del ciclone per, sempre, la stessa questione. Questa non può essere ironia, è solo razzismo. E del più bieco, perché si nasconde dietro un dito per agevolare la stessa disgustosa pratica. E lavarsi la coscienza per comportamenti che fino a qualche tempo fa non sarebbero stati tollerati da nessuno.