Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / sampdoria / Serie A
Non è una Nazionale per attaccanti: Mancini cerca l'ultimo miracoloTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
giovedì 26 dicembre 2019, 12:45Serie A
di Michele Pavese

Non è una Nazionale per attaccanti: Mancini cerca l'ultimo miracolo

Gigi Riva, Giuseppe Meazza, Silvio Piola. Sono i tre giocatori che compongono attualmente il podio dei migliori cannonieri della Nazionale italiana. Un unicum a livello mondiale, perché tutte le altre rappresentative più importanti hanno avuto, negli ultimi 20 anni, almeno un attaccante capace di incidere sui risultati: dal Brasile all'Argentina, fino a Portogallo, Olanda, Francia, Germania e Spagna, i successi più importanti sono arrivati tutti grazie ai grandi bomber. In Italia, i risultati migliori sono stati raggiunti da Roberto Baggio e Alessandro Del Piero ma, più in generale, si nota l'assenza di un grande centravanti dai tempi di Christian Vieri. Toni, Gilardino, Di Natale, Balotelli, Belotti e Immobile non sono stati in grado, per ragioni diverse, di trascinare gli azzurri, né di segnare con frequenza anche a causa di quella mentalità difensiva che da sempre contraddistingue il nostro calcio.

Il merito di Mancini è stato anche quello di aver portato la ricerca del gol al centro del progetto.

L'Italia non vuole solo raccogliere risultati, ma punta anche a divertirsi e a trarne beneficio potrebbero essere proprio i centravanti. Il capocannoniere della Serie A e il Gallo hanno segnato tre reti nelle ultime tre partite disputate; gli avversari non erano proprio impossibili, ma un cambio di tendenza sembra esserci stato e c'è maggiore fiducia. Servirà anche l'apporto degli esterni: Chiesa e Insigne, nelle gerarchie, partono avvantaggiati, ma Zaniolo scalpita e Bernardeschi costituisce sempre una valida alternativa. Le scelte sono già fatte, anche se resta un piccolo spiraglio per El Shaarawy. Poi sarà il campo a parlare, insieme - magari - ai gol degli attaccanti.