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...con Fabrizio Cacciatore
“Cagliari, deluso per l’addio. Non ho chiesto cifre alte. Ho dato il massimo, peccato lasciare così. Gran rapporto con Zenga. E ora aspetto una nuova occasione...”
“Non abbiamo trovato l’accordo, era inevitabile lasciarsi. Non sono uno scemo che chiede cifre folli, ho chiesto una cifra intelligente per proseguire. Ma per loro non è stato così”. Lo ha detto a TuttoMercatoWeb Fabrizio Cacciatore, difensore che ha lasciato il Cagliari ieri non avendo rinnovato il contratto fino al 31 agosto. “Ognuno - spiega Cacciatore - fa i propri calcoli. Non me l’aspettavo, ma avranno altre idee”
La sua permanenza rino al 31/08 sembrava certa...
“Una situazione anomala. Ho sempre dato il massimo per questa piazza, facendo bene o male fa parte del campo. Ma ho sempre onorato la maglia e dato tutto me stesso perché sono fatto così. Mi aspettavo una gestione un po’ diversa della situazione”.
Davvero ha chiesto centomila euro per rimanere?
“Assolutamente no. È uscita questa notizia quando non avevo accettato le condizioni mi che mi erano state proposte”.
Che squadra lascia?
“Lascio un gruppo fantastico. Il dispiacere più grande è lasciare i miei compagni in una situazione dove potevamo ancora divertirci e pensare a qualcosa di bello. Purtroppo il Covid ha fatto stravolgere il campionato, mi sarebbe piaciuto dare una mano. Ma questo è il calcio”.
E adesso?
“Continuerò ad allenarmi in questi due mesi. Sto bene. Spero che arrivi un’occasione giusta per me”.
Ha avuto la sensazione che il campionato non ricominciasse?
“La situazione era tragica. C’erano dei dubbi. Ma con le giuste precauzioni di adesso è giusto che il campionato sia ripartito. All’inizio qualche domanda ce la siamo fatta, sembrava che non si ricominciasse”
Il suo stato d’animo dopo aver lasciato il Cagliari?
“Deluso sicuramente. Speravo in un lieto fine che non c’è stato. Andrò a casa, starò con la famiglia. Dispiace guardare le partite dalla tv, vedere gli altri che giocano e non poter dare un contributo ti fa stare un po’ male”
Se la FIGC avesse fatto chiarezza prima...
“Non è stata gestita benissimo. Soprattutto sapendo che prestiti e scadenze erano tanti. Andava gestita prima e in modo più chiaro. Ancora oggi non si sa come si svilupperanno i contratti della prossima stagione. È un anno strano. Il caos non ha aiutato”.
Il suo messaggio per i tifosi del Cagliari?
“Faccio un grande in bocca al lupo al Cagliari. Ai tifosi auguro tante soddisfazioni, è una piazza importante che merita grandi palcoscenici”.
Ha iniziato con Maran e chiuso con Zenga.
“Con Maran ho un rapporto diverso, da sette anni. Ma sono stato bene anche con Zenga nonostante abbia fatto pochi mesi. A livello umano ho conosciuto una persona splendida, che ti parla, ti aiuta. Ed è un allenatore preparato. Per poco, ma mi sono fatto trovato bene”.
La sua permanenza rino al 31/08 sembrava certa...
“Una situazione anomala. Ho sempre dato il massimo per questa piazza, facendo bene o male fa parte del campo. Ma ho sempre onorato la maglia e dato tutto me stesso perché sono fatto così. Mi aspettavo una gestione un po’ diversa della situazione”.
Davvero ha chiesto centomila euro per rimanere?
“Assolutamente no. È uscita questa notizia quando non avevo accettato le condizioni mi che mi erano state proposte”.
Che squadra lascia?
“Lascio un gruppo fantastico. Il dispiacere più grande è lasciare i miei compagni in una situazione dove potevamo ancora divertirci e pensare a qualcosa di bello. Purtroppo il Covid ha fatto stravolgere il campionato, mi sarebbe piaciuto dare una mano. Ma questo è il calcio”.
E adesso?
“Continuerò ad allenarmi in questi due mesi. Sto bene. Spero che arrivi un’occasione giusta per me”.
Ha avuto la sensazione che il campionato non ricominciasse?
“La situazione era tragica. C’erano dei dubbi. Ma con le giuste precauzioni di adesso è giusto che il campionato sia ripartito. All’inizio qualche domanda ce la siamo fatta, sembrava che non si ricominciasse”
Il suo stato d’animo dopo aver lasciato il Cagliari?
“Deluso sicuramente. Speravo in un lieto fine che non c’è stato. Andrò a casa, starò con la famiglia. Dispiace guardare le partite dalla tv, vedere gli altri che giocano e non poter dare un contributo ti fa stare un po’ male”
Se la FIGC avesse fatto chiarezza prima...
“Non è stata gestita benissimo. Soprattutto sapendo che prestiti e scadenze erano tanti. Andava gestita prima e in modo più chiaro. Ancora oggi non si sa come si svilupperanno i contratti della prossima stagione. È un anno strano. Il caos non ha aiutato”.
Il suo messaggio per i tifosi del Cagliari?
“Faccio un grande in bocca al lupo al Cagliari. Ai tifosi auguro tante soddisfazioni, è una piazza importante che merita grandi palcoscenici”.
Ha iniziato con Maran e chiuso con Zenga.
“Con Maran ho un rapporto diverso, da sette anni. Ma sono stato bene anche con Zenga nonostante abbia fatto pochi mesi. A livello umano ho conosciuto una persona splendida, che ti parla, ti aiuta. Ed è un allenatore preparato. Per poco, ma mi sono fatto trovato bene”.
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