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Le pagelle del Lione - Marcelo colosso, bene Aouar e Depay. Il violino di Garcia oggi suona
Juventus-Lione 2-1
12' rig. Depay (L); 43' rig. e 60' Ronaldo (J)
Lopes 6 - Eccezionale nel volare per fermare la punizione di Ronaldo nel primo tempo, è invece sorpreso dallo stesso CR7 quando esplode il bolide del 2-1. Sicuro nel totale, è comunque sufficiente.
Denayer 6 - Dal suo lato agisce il peggior cliente possibile, forse anche di sempre. Cerca di non scomporsi e di far valere il fisico, non facendo una brutta figura.
(dal 62' Andersen 6 - L'ex Sampdoria entra nel momento più complicato del match: la Juve si è appena portata avanti, e c'è da far sostanza. Ci riesce).
Marcelo 7 - Un colosso, il suo intervento a fermare lo slalom gigante di Bernardeschi nel primo tempo vale quanto un gol. Fino all'ultimo secondo rimane concentratissimo.
Marcal 6,5 - Dalle sue parti ogni tanto si affaccia un Bernardeschi all'apparenza anche ispirato: se il 33 bianconero non deflagra, è anche merito suo.
Dubois 5,5 - Timido nello spingere sulla fascia destra, bada più che altro a concedere pochi spazi. Ammonito per un fallo su Bentancur, fuori nel finale.
(dal 91' Tete s.v.)
Caqueret 6 - Orgoglio del settore giovanile dell'OL, fa capire anche stasera quanto sappia abbinare una sostanza incredibile alla capacità di costruire gioco.
Guimaraes 6 - Se all'inizio viene spesso coinvolto nella trama dei suoi, sulla lunga distanza tocca meno palloni ed è invece costretto più spesso a fare gioco di cerniera.
Aouar 6,5 - Parte fortissimo, guadagnando il rigore - molto dubbio - che apre le danze. Fondamentale anche per il lavoro in non possesso, si allarga spesso per aiutare gli esterni.
(dal 91' Mendes s.v.)
Cornet 6 - Sacrificato in nome dell'idea tattica: lui che a inizio carriera nasce attaccante esterno, oggi si ritrova praticamente terzino. Lo fa senza obiettare né commettere errori.
Toko-Ekambi 5 - Schierato titolare a sorpresa nel tandem offensivo al posto di Dembele, non riesce mai davvero a mettersi in evidenza. Sono spesso rincorse.
(dal 67' Dembele 6 - Escluso a sorpresa dell'ultimo minuto, entra con voglia di incidere nel finale. Un tiro ribattuto e un paio di accelerazioni: nulla di che, ma aiuta).
Depay 6,5 - L'olandese si fa beffa di Szczesny con un cucchiaio dal dischetto che sblocca l'incontro e complica la qualificazione Juve. Si fa "perdonare" con la mano del rigore juventino, anche se non sembra colpa sua.
(dal 67' Reine-Adelaide 5,5 - Meno incisivo, nel suo caso, l'ingresso in campo. Forse non era neanche il profilo giusto in un finale di partita che richiedeva tanta voglia di guerreggiare).
Allenatore: Rudi Garcia 6 - Il suo violino questa volta suona, e non c'entra niente con quella polemica ai tempi della Roma. Azzecca l'idea tattica dell'inizio, intasando le fasce ad una Juventus poco capace di sfondare centralmente o di portare tanti giocatori in area. Così facendo, aiutato anche dagli episodi, indirizza il match come meglio crede fin dal primo tempo. Che fatica, però: la qualificazione rimane in bilico fino agli ultimissimi secondi.
12' rig. Depay (L); 43' rig. e 60' Ronaldo (J)
Lopes 6 - Eccezionale nel volare per fermare la punizione di Ronaldo nel primo tempo, è invece sorpreso dallo stesso CR7 quando esplode il bolide del 2-1. Sicuro nel totale, è comunque sufficiente.
Denayer 6 - Dal suo lato agisce il peggior cliente possibile, forse anche di sempre. Cerca di non scomporsi e di far valere il fisico, non facendo una brutta figura.
(dal 62' Andersen 6 - L'ex Sampdoria entra nel momento più complicato del match: la Juve si è appena portata avanti, e c'è da far sostanza. Ci riesce).
Marcelo 7 - Un colosso, il suo intervento a fermare lo slalom gigante di Bernardeschi nel primo tempo vale quanto un gol. Fino all'ultimo secondo rimane concentratissimo.
Marcal 6,5 - Dalle sue parti ogni tanto si affaccia un Bernardeschi all'apparenza anche ispirato: se il 33 bianconero non deflagra, è anche merito suo.
Dubois 5,5 - Timido nello spingere sulla fascia destra, bada più che altro a concedere pochi spazi. Ammonito per un fallo su Bentancur, fuori nel finale.
(dal 91' Tete s.v.)
Caqueret 6 - Orgoglio del settore giovanile dell'OL, fa capire anche stasera quanto sappia abbinare una sostanza incredibile alla capacità di costruire gioco.
Guimaraes 6 - Se all'inizio viene spesso coinvolto nella trama dei suoi, sulla lunga distanza tocca meno palloni ed è invece costretto più spesso a fare gioco di cerniera.
Aouar 6,5 - Parte fortissimo, guadagnando il rigore - molto dubbio - che apre le danze. Fondamentale anche per il lavoro in non possesso, si allarga spesso per aiutare gli esterni.
(dal 91' Mendes s.v.)
Cornet 6 - Sacrificato in nome dell'idea tattica: lui che a inizio carriera nasce attaccante esterno, oggi si ritrova praticamente terzino. Lo fa senza obiettare né commettere errori.
Toko-Ekambi 5 - Schierato titolare a sorpresa nel tandem offensivo al posto di Dembele, non riesce mai davvero a mettersi in evidenza. Sono spesso rincorse.
(dal 67' Dembele 6 - Escluso a sorpresa dell'ultimo minuto, entra con voglia di incidere nel finale. Un tiro ribattuto e un paio di accelerazioni: nulla di che, ma aiuta).
Depay 6,5 - L'olandese si fa beffa di Szczesny con un cucchiaio dal dischetto che sblocca l'incontro e complica la qualificazione Juve. Si fa "perdonare" con la mano del rigore juventino, anche se non sembra colpa sua.
(dal 67' Reine-Adelaide 5,5 - Meno incisivo, nel suo caso, l'ingresso in campo. Forse non era neanche il profilo giusto in un finale di partita che richiedeva tanta voglia di guerreggiare).
Allenatore: Rudi Garcia 6 - Il suo violino questa volta suona, e non c'entra niente con quella polemica ai tempi della Roma. Azzecca l'idea tattica dell'inizio, intasando le fasce ad una Juventus poco capace di sfondare centralmente o di portare tanti giocatori in area. Così facendo, aiutato anche dagli episodi, indirizza il match come meglio crede fin dal primo tempo. Che fatica, però: la qualificazione rimane in bilico fino agli ultimissimi secondi.
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