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Cagliari, è Nandez l'uomo ovunque che garantisce equilibrio
La duttilità è una dote che nel mondo del calcio ha sempre fatto felici gli allenatori: un giocatore capace di ricoprire più ruoli, a seconda delle esigenze tattiche del momento, è oro per qualunque tecnico. Chiedere a Eusebio Di Francesco, che nel suo Cagliari può vantare diversi elementi con queste caratteristiche, in tutti i reparti. Ma se provassimo a chiedere al mister rossoblù di sceglierne uno per tutti saremmo abbastanza certi della sua risposta: Nahitan Nandez. Il trottolino uruguaiano, arrivato un anno fa dal Boca Juniors, nella sua esperienza in Sardegna ha finora rivestito più ruoli: nella prima stagione el Leon ha giostrato soprattutto mezzala destra, con alcune gare da esterno nel centrocampo a 5. Con l'avvento di DiFra, invece, l'uruguagio ha agito da esterno alto nel tridente offensivo (contro il Sassuolo), ancora da mezzala nel 4-3-3 opposto alla Lazio, fino a diventare esterno destro nel tridente alle spalle di Simeone contro Torino, Crotone e Bologna. Una posizione, quest'ultima, pensata da Di Francesco per consentire al giovane Zappa di avere un aiuto sulla fascia destra sia in fase offensiva che, soprattutto, in quella difensiva. Per dare equilibrio, insomma: perché è questo il concetto su cui il tecnico ex Roma e Sassuolo sta battendo forte nella prima parte di stagione. L'attacco segna e anche tanto, ma dietro si subiscono troppi gol: ecco perché contro la Sampdoria, altra sua ex squadra, l'inserimento di Ounas dal primo minuto ha spinto il mister abruzzese a schierare Nandez insieme a Marin nei 2 davanti alla difesa, con Rog spostato sull'esterno.
Fino all'inserimento di Sottil a inizio ripresa l'ex Napoli ha mostrato tutti i suoi limiti in un ruolo che non gli appartiene: poi, riportato nei 2 insieme a Nandez, il croato ha finalmente beneficiato della vicinanza del Leon, tornando sui consueti livelli di rendimento. Una cosa è certa, ossia che questo Cagliari non può assolutamente fare a meno dell'ex Boca. Troppo importante in fase di copertura, altrettanto importante in ripartenza, come dimostrato in occasione dello splendido gol segnato per il definitivo 2-0: una corsa inarrestabile, l'ennesima di un inizio di campionato che lo sta consacrando sempre di più come insostituibile, a prescindere dal modulo scelto da Di Francesco. Che sa benissimo quanto Nandez sia cruciale per l'equilibrio generale dei rossoblù: ora c'è la sosta per le Nazionali, ma al ritorno il Cagliari è atteso dalla difficile trasferta di Torino contro la Juventus di CR7, che una stagione fa rifilò un perentorio 4-0 che iniziò a sgretolare le certezze di Rolando Maran. Tante cose sono cambiate da allora, su entrambi i fronti, ma almeno una è rimasta uguale: Nahitan Nandez e la sua voglia di spaccare il mondo.
Fino all'inserimento di Sottil a inizio ripresa l'ex Napoli ha mostrato tutti i suoi limiti in un ruolo che non gli appartiene: poi, riportato nei 2 insieme a Nandez, il croato ha finalmente beneficiato della vicinanza del Leon, tornando sui consueti livelli di rendimento. Una cosa è certa, ossia che questo Cagliari non può assolutamente fare a meno dell'ex Boca. Troppo importante in fase di copertura, altrettanto importante in ripartenza, come dimostrato in occasione dello splendido gol segnato per il definitivo 2-0: una corsa inarrestabile, l'ennesima di un inizio di campionato che lo sta consacrando sempre di più come insostituibile, a prescindere dal modulo scelto da Di Francesco. Che sa benissimo quanto Nandez sia cruciale per l'equilibrio generale dei rossoblù: ora c'è la sosta per le Nazionali, ma al ritorno il Cagliari è atteso dalla difficile trasferta di Torino contro la Juventus di CR7, che una stagione fa rifilò un perentorio 4-0 che iniziò a sgretolare le certezze di Rolando Maran. Tante cose sono cambiate da allora, su entrambi i fronti, ma almeno una è rimasta uguale: Nahitan Nandez e la sua voglia di spaccare il mondo.
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