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Viceministro Sileri: "Altri 5-6 mesi di difficoltà, poi la fine del tunnel. Il vaccino normalizzerà tutto"TUTTO mercato WEB
martedì 24 novembre 2020, 12:53Serie A
di Simone Lorini

Viceministro Sileri: "Altri 5-6 mesi di difficoltà, poi la fine del tunnel. Il vaccino normalizzerà tutto"

Ospite di Tiki Taka, il il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri ha parlato così di tanti argomenti al calcio di Serie A e non solo: "Ho ricevuto diverse minacce anche da vari gruppi di tifosi romanisti. Mi hanno dato dell’infame e del finto tifoso romanista. Non l’avessi mai detta quella frase (‘sarei felice se la Lazio dovesse vincere lo Scudetto’, ndr). La stessa domanda me l’hanno fatta anche sul Napoli ma ho preferito non rispondere. Tiferò Roma e poi magari sceglierò una squadra di Serie C”.

Sul ritorno dei tifosi allo stadio: “Quando avremo il vaccino la situazione tornerà progressivamente verso la normalità. Dobbiamo aspettare ancora qualche mese e dobbiamo aspettare le certificazioni dell’ente regolatorio europeo per i vari vaccini. Una volta avuto l’ok inizierà la distribuzione. È chiaro che le prime dosi andranno riservate per i più fragili e per gli operatori del settore. Poi progressivamente la campagna vaccinale verrà estesa a tutti”.

Sul rischio del calcio di fermarsi con l’aumento dei contagi: “Questo è il momento peggiore che stiamo vivendo, ma da qui in avanti con il rispetto delle regole e con questo monitoraggio stretto vivremo forse altri cinque-sei mesi di difficoltà ma andremo verso la fine del tunnel”.

Sulla possibilità di una ‘bolla’ in stile NBA anche per la Serie A: “La vedo molto difficile. Certo, se crei un’oasi dove non c’è uno scambio con l’esterno quei soggetti all’interno della bolla sarebbero ovviamente protetti. Ma credo sia più conveniente aspettare l’esito delle misure che sono state instaurate e che stanno avendo i primi effetti. Ora il passo successivo sarà ridurre la pressione nei nostri ospedali e ovviamente ridurre il numero dei decessi che è ancora molto alto. Queste misure sicuramente porteranno a ulteriori passi avanti e da gennaio e febbraio la strada sarà più in discesa”.


Sulle polemiche per i tamponi di alcuni giocatori della Lazio: “Quando si fa un tampone ci sono diverse variabili e il laboratorio è forse l’ultima di queste. Ma non posso pronunciarmi su questo perché non conosco in pieno i fatti. Sicuramente lo stesso tampone non può essere valutato negativo da una parte e positivo dall’altra. Mentre invece due tamponi diversi possono risultare uno negativo e uno positivo sullo stesso soggetto ma molto può dipendere anche da colui che fa il tampone. Tuttavia, oggi tutti coloro che fanno i tamponi sono più che abili nel farlo e poi oggi abbiamo a disposizione anche altre possibilità diagnostiche più semplici come i test salivari”.

Su un consiglio da dare ai calciatori per evitare di contrarre il virus: “Devono usare le stesse regole di tutte le altre persone, quindi il distanziamento e l’uso della mascherina. Molti però sono positivi e non malati e verosimilmente facendo tantissimi controlli è più probabile scoprirne la positività. Ma credo che l’andamento dei contagi nel calcio sia in linea con quello della popolazione generale, soprattutto con quella giovanile”.

Sul fatto che i personaggi famosi abbiano avuto un’attenzione migliore rispetto alle altre persone negli ospedali: “Faccio fatica nel credere che ci sia stato un occhio di riguardo per le persone famose malate. Durante la prima ondata abbiamo avuto più di 145mila ricoveri e abbiamo cercato di salvare tutti coloro che potevamo. La stessa cosa stiamo facendo adesso e questa cosa che è stata scritta è un’idiozia. Chi studia medicina ha un unico obiettivo: curare le persone, indipendentemente dal loro credo, dalla loro religione e dal loro ceto. Hanno davanti delle persone e le persone si curano tutte alla stessa maniera”.

Su quale Conte, tra il premier e l’allenatore dell’Inter, rischia di più: “Posso parlare solo del ‘mio’ Conte. E posso dire che non rischia perché in risposta al virus abbiamo attuato una straordinaria forza governativa e Conte ha guidato tutto”.