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L'assemblea va deserta, la Serie A si spacca ancora: tra diritti tv e fondi, è guerra di trinceaTUTTO mercato WEB
© foto di Alessandro Garofalo/Image Sport
giovedì 18 febbraio 2021, 00:42I fatti del giorno
di Ivan Cardia

L'assemblea va deserta, la Serie A si spacca ancora: tra diritti tv e fondi, è guerra di trincea

Niente accordo, niente quorum, niente votazione. La Lega Serie A si spacca ancora e l'assemblea finisce nell'ennesimo nulla di fatto sul fronte diritti TV. Del resto, era già in programma un nuovo appuntamento per la prossima settimana. Ma ormai è chiaro come la partita sia legata a doppio filo alla questione fondi, che continua a dividere. Più di quanto non faccia il testa a testa tra DAZN e Sky: ormai l'emittente britannica è nettamente in vantaggio nelle preferenze delle venti squadre del massimo campionato, nonostante la promessa satellitare di chiudere subito la questione legata all'ultima rata dello scorso campionato (sulla quale peraltro il Tribunale di Milano ha dato ragione, almeno in via cautelare, ai 20 club) per cercare il controsorpasso. Il tema, appunto, resta la trattativa coi fondi, arenatasi dopo che agli scettici si sono aggiunte alcune big (a partire dalla Juventus), preoccupate dalle troppe concessioni e dal troppo tempo. Così, è guerra di trincea: da un lato, chi dice (sette club, che nelle scorse ore avevano scritto al numero uno di via Rosellini: Juve, Inter, Napoli, Lazio, Atalanta, Fiorentina, Verona) che intanto è opportuno definire la questione diritti tv e poi tornare a discutere della trattativa con i fondi; dall'altro, chi non cede sul primo fronte se non si sblocca anche il secondo. Così, nove club (Benevento, Bologna, Crotone, Genoa, Roma, Sampdoria, Sassuolo, Spezia e Torino) non si presentano all'assemblea, che in assenza del numero legale non può svolgersi. E il presidente Dal Pino ne esce dispiaciuto "per le differenti vedute" all'interno del massimo campionato in un momento economicamente drammatico. A lui, ancora una volta, toccherà provare a comporle.