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Kulusevski-Morata-McKennie: la Juve c'è. 3-1 al Genoa, bianconeri sulla scia del Milan
La Juventus risponde al successo del Milan, batte il Genoa mettendo in cassaforte l'incontro in poco più di venti minuti, salvo poi concedere al Grifone il ritorno di fiamma, infine chiudendo nuovamente la contesa: 3-1 il finale, che tiene i bianconeri a un solo punto dal Milan secondo e che mette maggiore pressione all'Atalanta impegnata questa sera.
ROVELLA CONTRO IL SUO FUTURO - Nessuna sorpresa nell'undici scelto da Pirlo, con l'unico vero ballottaggio vinto da Rabiot su Arthur. Kulusevski torna titolare, a sedersi in panchina è Alex Sandro. Ballardini sceglie Scamacca e Pandev come coppia d'attacco mentre in mediana al posto dello squalificato Strootman c'è Rovella, giocatore di proprietà dei bianconeri.
KULUSEVSKI-MORATA, UNO DUE MICIDIALE - Partita in discesa per la Vecchia Signora che la sblocca dopo soli cinque minuti: grande giocata di Cuadrado che finta su Rovella e in dribbling va sul fondo, mettendo in mezzo per Kulusevski, che apre il piatto sinistro e mette il pallone sul palo più lontano. È il suo quarto gol in campionato. La timida reazione del Genoa si affida alla velocità di Zappacosta, che costringe Cuadrado a un fallo da giallo e da punizione. Ma sulla seguente ripartenza arriva il raddoppio con Alvaro Morata. Azione partita grazie a Federico Chiesa, bravissimo a rubar palla a Radovanovic e involarsi verso l'area di rigore. Conclusione dell'esterno che trova la respinta di Perin, sul tap-in Cristiano Ronaldo colpisce il palo ma c'è libero anche Morata che deve appoggiare in rete. Gol numero 8 in Serie A per lo spagnolo. Juventus che gioca sul velluto, fa girar palla con disinvoltura trovando un avversario quasi disorientato, incapace di contenerla, mentre dietro c'è un De Ligt in grande forma, praticamente insuperabile. Prima dell'intervallo ancora un paio di squilli, con Rabiot e ancora con Kulusevski ma l'ex Perin è bravo a farsi trovare pronto.
SCAMACCA LA RIAPRE, MCKENNIE SPEGNE LE SPERANZE GENOANE - Ballardini prova a dare la scossa nel secondo tempo e si gioca subito due cambi: fuori Birachi e Behrami, dentro i più offensivi Ghiglione e Pjaca. I rossoblù si ripresentano con altro piglio e accorciano le distanze con Scamacca, abile di testa a sfruttare un corner di Rovella e superare Szczesny: 2-1 al 49'. Il Grifone ci crede e sfiora due volte il pari con Pjaca, ma una volta finita la furia torna in cattedra la Juve. E anche nel caso dei bianconeri i cambi sono propizi: dentro McKennie e Dybala per i due autori dei gol e lo statunitense, imbeccato da Danilo segna due minuti dopo il suo ingresso in campo: 3-1 al 70'. Di fatto l'incontro si chiude qui, con i bianconeri attesi fra sette giorni a uno scontro decisivo nella corsa Champions a Bergamo. Per il Genoa una sconfitta preventivabile e una situazione di classifica al momento sotto controllo, grazie ai 10 punti di vantaggio sul Cagliari.
ROVELLA CONTRO IL SUO FUTURO - Nessuna sorpresa nell'undici scelto da Pirlo, con l'unico vero ballottaggio vinto da Rabiot su Arthur. Kulusevski torna titolare, a sedersi in panchina è Alex Sandro. Ballardini sceglie Scamacca e Pandev come coppia d'attacco mentre in mediana al posto dello squalificato Strootman c'è Rovella, giocatore di proprietà dei bianconeri.
KULUSEVSKI-MORATA, UNO DUE MICIDIALE - Partita in discesa per la Vecchia Signora che la sblocca dopo soli cinque minuti: grande giocata di Cuadrado che finta su Rovella e in dribbling va sul fondo, mettendo in mezzo per Kulusevski, che apre il piatto sinistro e mette il pallone sul palo più lontano. È il suo quarto gol in campionato. La timida reazione del Genoa si affida alla velocità di Zappacosta, che costringe Cuadrado a un fallo da giallo e da punizione. Ma sulla seguente ripartenza arriva il raddoppio con Alvaro Morata. Azione partita grazie a Federico Chiesa, bravissimo a rubar palla a Radovanovic e involarsi verso l'area di rigore. Conclusione dell'esterno che trova la respinta di Perin, sul tap-in Cristiano Ronaldo colpisce il palo ma c'è libero anche Morata che deve appoggiare in rete. Gol numero 8 in Serie A per lo spagnolo. Juventus che gioca sul velluto, fa girar palla con disinvoltura trovando un avversario quasi disorientato, incapace di contenerla, mentre dietro c'è un De Ligt in grande forma, praticamente insuperabile. Prima dell'intervallo ancora un paio di squilli, con Rabiot e ancora con Kulusevski ma l'ex Perin è bravo a farsi trovare pronto.
SCAMACCA LA RIAPRE, MCKENNIE SPEGNE LE SPERANZE GENOANE - Ballardini prova a dare la scossa nel secondo tempo e si gioca subito due cambi: fuori Birachi e Behrami, dentro i più offensivi Ghiglione e Pjaca. I rossoblù si ripresentano con altro piglio e accorciano le distanze con Scamacca, abile di testa a sfruttare un corner di Rovella e superare Szczesny: 2-1 al 49'. Il Grifone ci crede e sfiora due volte il pari con Pjaca, ma una volta finita la furia torna in cattedra la Juve. E anche nel caso dei bianconeri i cambi sono propizi: dentro McKennie e Dybala per i due autori dei gol e lo statunitense, imbeccato da Danilo segna due minuti dopo il suo ingresso in campo: 3-1 al 70'. Di fatto l'incontro si chiude qui, con i bianconeri attesi fra sette giorni a uno scontro decisivo nella corsa Champions a Bergamo. Per il Genoa una sconfitta preventivabile e una situazione di classifica al momento sotto controllo, grazie ai 10 punti di vantaggio sul Cagliari.
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