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It's NOT Coming Home! L'Italia vince Euro 2020 ai rigori contro l'Inghilterra!TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
domenica 11 luglio 2021, 23:55Serie A
di Marco Conterio
fonte dall'inviato di TMW a Euro 2020 - da Wembley

It's NOT Coming Home! L'Italia vince Euro 2020 ai rigori contro l'Inghilterra!

It's not coming home. Una gioia pazzesca. L'Italia vince Euro 2020 a Wembley. Ai rigori, grazie ai guanti di Donnarumma. Una notte straordinaria, iniziata con un colpo al cuore, poi proseguita con l'orgoglio azzurro. Shaw dopo due minuti, poi l'Italia che fa l'Italia nuova che gioca e che non s'arrende. Come si dice catenaccio in inglese? Chiedere a Southgate. I suoi s'asserragliano bassi e da lì si smuovono solo a tratti. Però colpo dopo colpo, tassello dopo tassello, la gioia più bella. Ai rigori. Al quinto. Para Donnarumma su Saka.

UNA DOCCIA GELATA La notte delle notti, di quelle che tornano a segnare un punto cardine sul calendario delle nostre vite, inizia con una doccia gelata. Shaw must not go on, doveva essere il mantra, invece Di Lorenzo è timido nell'intervento, nel contrasto, e il terzino rinato dalle ceneri di un infortunio drammatico sigla l'uno a zero. Subito, al secondo minuto. Neanche il tempo di somatizzare la sorpresa tattica di Southgate, coi tre difensori e con Trippier al posto di Saka. Nasce da lì, dal cilindro del commissario tecnico inglese che in fondo neanche voleva farlo, il gol del vantaggio. Kane gioca da nove, da falso nove e da dieci. Arretra e i centrali lì, lontani dall'equatore, non possono prenderlo. Allarga col contagiri per l'esterno dell'Atletico Madrid, Emerson tarda con la pressione e dall'altra parte il tocco di Shaw fa esplodere Wembley.

IT'S COMING HOME Già, lo stadio. L'inferno sceso in Inghilterra, per quanti sono i decibel, per quanta è la bellezza della musica che suona prima della partita, per quanta è la boria dei tifosi che sin da prima del fischio d'inizio s'abbracciavano per le strade. "It's coming home". Mica come domanda, ma come certezza, con la sicumera di chi pensa d'essere l'isola al centro del mondo, o d'Europa, o di quello da cui ora fugge. Gli inni, davanti a Mattarella e al Principe William, sono di una bellezza straziante. Poi, Shaw. Poi però un vagito d'Italia, anche se Chiesa pare l'unico a sostenere l'uno contro uno. Ci prova nel primo tempo, tiro a lato. Ma è uno squillo, un segnale, mentre l'Inghilterra dalle parti di Donnarumma fatica a farsi vedere ancora.


LA RIPRENDE BONUCCI La ripresa s'apre con un arcobaleno su punizione di Insigne, l'Italia alza il ritmo ma ancora davanti le cose non girano. Mancini cambia. Fuori Immobile, stasera sul banco degli imputati per le occasioni mai trovate e mai create. Dentro Berardi e Insigne va a fare il falso nueve. Dentro Cristante da interno e fuori Barella, pile scariche, isolano e isolato. Chiesa è al centro del villaggio azzurro. Sessantunesimo, dal limite. Pickford respinge male, ma finché respinge Wembley esulta. Al sessantacinquesimo, poi, Bonucci. Che ha sempre vissuto sul filo dell'odio e amore, i suoi tifosi e poi gli avversari. Stavolta esulta l'Italia intera. Stavolta il suo tap in dopo un calcio d'angolo è vincente: Cristante devia, Verratti prende il palo, poi la rete e la curva azzurra di Wembley fa un carnevale bellissimo.

I 90' NON BASTANO Southgate torna all'antico. Fuori Trippier, l'esperimento è riuscito solo nell'antipasto della gara. Dentro Saka, poi pure Henderson per Rice. L'Italia continua a essere incudine, martello, poi si fa male Chiesa e Mancini mette dentro Bernardeschi. Un peccato, l'infortunio del 14, perché era per distacco la lepre dietro a cui si stavano aggrappando le speranze e i sogni azzurri. Colpo su colpo, poi le squadre prendon fiato e si studiano. Si guardano. Annuiscono. Provano un paio di fiammate ma il film western di Wembley non è ancora finito. Si va ai supplementari.

ANCORA RIGORI Al 91' entra subito Belotti per uno stanchissimo Insigne. Poi Locatelli per Verratti, che ha propiziato il pari col palo ma che è stato meno magnifiqué del solito. Boato di Wembley al 100': dentro Grealish, che da queste parti è visto come il Messia, il predestinato, l'uomo che farà tornare il calcio a casa. "It's coming home", prova a esorcizzare la paura lo stadio. Jorginho gli fa sentire i tacchetti sul ginocchio, durissimo. Quinto ammonito per l'Italia dopo Bonucci, Chiellini, Barella e Insigne. Nessuno fa più nulla. Vince l'attesa che arrivi qualcosa di bello. Così arriva il 120'. Tornano i rigori, come contro la Spagna. Si battono sotto la curva inglese, indiavolata. Batte Berardi. Pickford spiazzato. Tocca a Kane. Gol. E' il turno di Belotti. Pickford para, Wembley trema di gioia. Tocca a Maguire. Incrocio, inglesi avanti. Bonucci, come contro la Spagna. Gol, come contro la Spagna. Sul dischetto c'è Rashford. Palo. Batte Bernardeschi. Gol. Poi Sancho. Donnarumma para. Jorginho. Pickford lo ipnotizza. Tira Saka. Para Donnarumma. Che gioia. Siamo Campioni.