TUTTO mercato WEB
…con Gianluca Nani
“Io italiano tra gli inglesi, come Pane e Cioccolata di Nino Manfredi. Che emozione vincere l’Europeo. Jorginho pallone d’oro? Sarebbe bello. Milan, Giroud è ok…”
Un italiano tra gli inglesi. Alla finale dell’Europeo che ha decretato l’Italia vincitrice. “Prima della partita alcune persone mi chiedevano per chi tifassi. Domanda inutile, quando gioca la Nazionale non si scherza. L’Italia è in prima linea”, dice a TuttoMercatoWeb Gianluca Nani, direttore sportivo di lungo corso.
In Inghilterra - dove lei risiede - c’era grande convinzione di poter portare a casa il risultato.
“Ovunque andassi si sentiva il coro it’s coming home. Non facevo altro che aspettare la partita. È stata una grande emozione”.
Come l’ha vissuta?
“Sono andato allo stadio ed ero da solo in mezzo a tanti inglesi. Un popolo civile. Anche se poi da tutte le parti c’è anche la componente scellerata. Ma ho visto tanta gente disponibile e perbene. Poi purtroppo le immagini di qualche stupido ubriaco le ho viste anche io”.
Ha provato a far pesare ai suoi amici inglesi la sconfitta?
“Ci ho provato. Ma tutti mi facevano i complimenti, sono rimasto spiazzato. Da buon romano ero partito con l’idea di qualche sano sfottò. E invece…”
Ha esultato in mezzo agli inglesi?
“Ha presente il film di Nino Manfredi, Pane e Cioccolata? Ecco, quando ha segnato l’Italia non ce l’ho più fatta”.
Ora è tempo di pensare al mercato…
“L’Europeo ha riportato più attenzione. L’anno disgraziato che abbiamo passato si farà sentire. Sarà quindi un mercato meno dispendioso e più alternativo”.
Il Milan ha praticamente preso Giroud.
“Il Milan ha grandi dirigenti. Tutto ciò che fa è ponderato e merita attenzione”.
Jorginho pallone d’oro: ci crede?
“Ha vinto la Champions e l’Europeo. È arrivato bene in campionato. Ha vinto tutto ciò che potesse vincere. È uno dei primi tre candidati. Sarebbe bello, anche per cambiare rispetto ai soliti Messi e Ronaldo”.
Eppure all’inizio Jorginho era passato in sordina…
“Gestisce e detta i tempi di gioco. Poi agli occhi dei tifosi balza quello che fa gol. La Nazionale ha nascosto il pallone agli avversari grazie a Jorginho, il più insostituibile”.
La mancanza di un vero bomber la macchia di questa Nazionale?
“Abbiamo vinto giocando di squadra. I vari Belotti e Immobile sono stati importanti, come anche Sirigu. Poi ci manca il Kane di turno o il Mbappé della situazione. Ma avevamo gente come Zaniolo o Pellegrini fuori. Davanti forse si, ci manca numericamente qualcosa”.
In Inghilterra - dove lei risiede - c’era grande convinzione di poter portare a casa il risultato.
“Ovunque andassi si sentiva il coro it’s coming home. Non facevo altro che aspettare la partita. È stata una grande emozione”.
Come l’ha vissuta?
“Sono andato allo stadio ed ero da solo in mezzo a tanti inglesi. Un popolo civile. Anche se poi da tutte le parti c’è anche la componente scellerata. Ma ho visto tanta gente disponibile e perbene. Poi purtroppo le immagini di qualche stupido ubriaco le ho viste anche io”.
Ha provato a far pesare ai suoi amici inglesi la sconfitta?
“Ci ho provato. Ma tutti mi facevano i complimenti, sono rimasto spiazzato. Da buon romano ero partito con l’idea di qualche sano sfottò. E invece…”
Ha esultato in mezzo agli inglesi?
“Ha presente il film di Nino Manfredi, Pane e Cioccolata? Ecco, quando ha segnato l’Italia non ce l’ho più fatta”.
Ora è tempo di pensare al mercato…
“L’Europeo ha riportato più attenzione. L’anno disgraziato che abbiamo passato si farà sentire. Sarà quindi un mercato meno dispendioso e più alternativo”.
Il Milan ha praticamente preso Giroud.
“Il Milan ha grandi dirigenti. Tutto ciò che fa è ponderato e merita attenzione”.
Jorginho pallone d’oro: ci crede?
“Ha vinto la Champions e l’Europeo. È arrivato bene in campionato. Ha vinto tutto ciò che potesse vincere. È uno dei primi tre candidati. Sarebbe bello, anche per cambiare rispetto ai soliti Messi e Ronaldo”.
Eppure all’inizio Jorginho era passato in sordina…
“Gestisce e detta i tempi di gioco. Poi agli occhi dei tifosi balza quello che fa gol. La Nazionale ha nascosto il pallone agli avversari grazie a Jorginho, il più insostituibile”.
La mancanza di un vero bomber la macchia di questa Nazionale?
“Abbiamo vinto giocando di squadra. I vari Belotti e Immobile sono stati importanti, come anche Sirigu. Poi ci manca il Kane di turno o il Mbappé della situazione. Ma avevamo gente come Zaniolo o Pellegrini fuori. Davanti forse si, ci manca numericamente qualcosa”.
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