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Fatih Terim, l'Imperatore di Turchia con il rimpianto italiano
Fatih Terim, l'Imperatore turco che ha fatto la storia in patria, senza riuscire a lasciare il segno che avrebbe voluto nel calcio italiano. Dopo una carriera da calciatore, di ruolo difensore, con ben 327 presenze nel Galatasaray e 51 con la maglia della Nazionale, nel 1987 ha iniziato ad allenare, sedendo sulla panchina dell'Ankaragucu. Dopo l'avventura al Goztepe e nell'Under 21, nel 1993 è diventato commissario tecnico della Turchia per la prima volta, prima di firmare con il Galatasaray. Nel 200 la chiamata della Fiorentina di Cecchi Gori e l'impatto con la Serie A fu molto positivo. Il tecnico fu sostituito alla ventesima giornata per qualche dissidio di troppo con l'allora presidente gigliato e lasciò la squadra in finale di Coppa Italia, poi vinta da Roberto Mancini.
La stagione successiva l'arrivo al Milan, ma in rossonero non riuscì a ripetere ciò che di buono aveva fatto alla Fiorentina e prima del termine della stagione fu esonerato. Da quel momento, nel 2001, fino a oggi, l'allenatore si è diviso tra le panchine di Galatasaray (suo attuale club) e Turchia. Da calciatore ha vinto tre Coppe e una Supercoppa di Turchia, mentre da allenatore il suo palmares vanta 8 campionati turchi, 5 Supercoppe e 3 Coppe nazionali, oltre alla storica Coppa UEFA vinta nella stagione 1999/2000. Oggi Terim compie 68 anni.
Sono nati oggi anche Emiliano Bigica, Raul Albiol, Riccardo Meggiorini, Layvin Kurzawa e Yannick Ferreira Carrasco.
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