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Cagliari, Mazzarri: "Una vittoria che ci voleva, dobbiamo ancora lavorare molto"
Il tecnico della Cagliari Walter Mazzarri ha commentato ai microfoni di Sky la vittoria per 3-1 in casa contro la Sampdoria.
Com’è stato ritrovare la vittoria in Serie A?
“Io non guardo mai indietro, sono proiettato qui a Cagliari. Siamo ancora messi male in classifica, dobbiamo migliorare e avere la testa giusta. Quando abbiamo la palla sbagliamo troppi passaggi, abbiamo ancora molto da lavorare”.
Con questa vittoria è cambiata la stagione del Cagliari?
“E’ cambiata per gli altri, per me no. Ci voleva una vittoria, anche in modo peggiore di questo. Per me è iniziato un percorso, sperando di lavorare con tutti gli effettivi per dare un’impronta. Sto pensando già ad una trasferta difficile come Firenze. Oggi mi sono piaciute poche cose, tra cui il nostro inizio di partita”.
Come sono stati questi giorni di gestione degli uruguayani rientrati tardi della Nazionale?
“Conosco Cavani, se loro dicono che se la sentono danno tutti. E’ chiaro che poi la fatica si fa sentire, quindi loro possono dare ancora di più. Nel finale dovevamo gestire meglio la palla, abbiamo fatto errori dovuti alla mancanza di lucidità. Andiamo avanti senza guardare la classifica, non è successo ancora niente”.
In avanti ha dei giocatori che vanno malvolentieri in panchina.
“E’ un bene che siano tanti bravi, in avanti come negli altri reparti. Dopo il gol c’è stata quasi la paura di vincere, c’è da sgombrare il campo sul piano psicologico”.
Il Cagliari in questi anni ha sempre sofferto per salvarsi: si è fatto un’idea sul motivo?
“I giocatori sono bravi, ma devono giocare tutti insieme: il gioco deve essere corale. Nel calcio di oggi, anche le piccole se la giocano. Io sono qui da poco e oggi ho visto dove bisogna migliorare”.
Com’è stato ritrovare la vittoria in Serie A?
“Io non guardo mai indietro, sono proiettato qui a Cagliari. Siamo ancora messi male in classifica, dobbiamo migliorare e avere la testa giusta. Quando abbiamo la palla sbagliamo troppi passaggi, abbiamo ancora molto da lavorare”.
Con questa vittoria è cambiata la stagione del Cagliari?
“E’ cambiata per gli altri, per me no. Ci voleva una vittoria, anche in modo peggiore di questo. Per me è iniziato un percorso, sperando di lavorare con tutti gli effettivi per dare un’impronta. Sto pensando già ad una trasferta difficile come Firenze. Oggi mi sono piaciute poche cose, tra cui il nostro inizio di partita”.
Come sono stati questi giorni di gestione degli uruguayani rientrati tardi della Nazionale?
“Conosco Cavani, se loro dicono che se la sentono danno tutti. E’ chiaro che poi la fatica si fa sentire, quindi loro possono dare ancora di più. Nel finale dovevamo gestire meglio la palla, abbiamo fatto errori dovuti alla mancanza di lucidità. Andiamo avanti senza guardare la classifica, non è successo ancora niente”.
In avanti ha dei giocatori che vanno malvolentieri in panchina.
“E’ un bene che siano tanti bravi, in avanti come negli altri reparti. Dopo il gol c’è stata quasi la paura di vincere, c’è da sgombrare il campo sul piano psicologico”.
Il Cagliari in questi anni ha sempre sofferto per salvarsi: si è fatto un’idea sul motivo?
“I giocatori sono bravi, ma devono giocare tutti insieme: il gioco deve essere corale. Nel calcio di oggi, anche le piccole se la giocano. Io sono qui da poco e oggi ho visto dove bisogna migliorare”.
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