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Il Sassuolo rovina la festa di Pioli: dominio neroverde al Meazza, Milan sconfitto 3-1
Milan-Sassuolo 1-3: 22' Romagnoli, 24' Scamacca, 33' aut. Kjaer, 66' Berardi
Dopo la grandissima affermazione all'Allianz Stadium (l'ultima conquistata), il Sassuolo si ripete e fa ancora meglio a San Siro, dominando il Milan di Stefano Pioli e rovinando la festa per il rinnovo al tecnico emiliano. Finisce 1-3: vittoria netta per Berardi e soci, addirittura meno di quanto dica il risultato, e ora la classifica torna a sorridere. Nuova sconfitta per i rossoneri, dopo quella di Firenze; stavolta devono suonare i campanelli d'allarme, perché dalla mezzora in poi non c'è mai stata partita. Dal Sassuolo al Sassuolo, da De Zerbi a Dionisi, il Milan si scopre di nuovo fragile in casa.
Reazione immediata - Personalità, qualità e precisione. E tanto, tanto coraggio. Il Sassuolo di Dionisi non è più una sorpresa e anche a San Siro, contro la capolista, non rinuncia a imporre il suo gioco. La squadra neroverde tiene in scacco il Milan e non si disunisce nemmeno dopo essere passata in svantaggio. Il gol di Romagnoli illude i rossoneri ma per 70' il match è una lunga agonia; il missile di Scamacca scuote il Meazza, l'autorete di Kjaer è l'anticamera della seconda sconfitta consecutiva in campionato, che si concretizza in una ripresa davvero horror, nonostante le mosse disperate di Stefano Pioli, che si affida anche a Messias e Kessié, gli eroi del Wanda Metropolitano. Invece nessuna reazione, zero lucidità.
Non c'è partita - Non è chiaro se il Diavolo abbia sottovalutato l'avversario, se a Madrid abbia impiegato troppe energie fisiche e mentali o se sia banalmente un problema di gestione dei momenti topici del match; fatto sta che il Sassuolo fa quello che vuole per tutto il secondo tempo, grazie alla prestazione a dir poco sontuosa di Maxime Lopez, Henrique e Domenico Berardi, che segna per la decima volta al Milan, tradito soprattutto da una difesa ballerina e dai suoi centrocampisti, in totale balia degli avversari. Non è un caso che due dei tre gol siano arrivati a causa di palle perse (Bakayoko il primo, Kessié il terzo). Non c'è davvero partita e nel finale arriva anche il rosso per capitan Romagnoli, che rende ancora più nero questo pomeriggio. Il Sassuolo invece può esultare e raccoglie complimenti meritati.
Clicca QUI per rileggere la diretta testuale di Milan-Sassuolo a cura di TMW!
Dopo la grandissima affermazione all'Allianz Stadium (l'ultima conquistata), il Sassuolo si ripete e fa ancora meglio a San Siro, dominando il Milan di Stefano Pioli e rovinando la festa per il rinnovo al tecnico emiliano. Finisce 1-3: vittoria netta per Berardi e soci, addirittura meno di quanto dica il risultato, e ora la classifica torna a sorridere. Nuova sconfitta per i rossoneri, dopo quella di Firenze; stavolta devono suonare i campanelli d'allarme, perché dalla mezzora in poi non c'è mai stata partita. Dal Sassuolo al Sassuolo, da De Zerbi a Dionisi, il Milan si scopre di nuovo fragile in casa.
Reazione immediata - Personalità, qualità e precisione. E tanto, tanto coraggio. Il Sassuolo di Dionisi non è più una sorpresa e anche a San Siro, contro la capolista, non rinuncia a imporre il suo gioco. La squadra neroverde tiene in scacco il Milan e non si disunisce nemmeno dopo essere passata in svantaggio. Il gol di Romagnoli illude i rossoneri ma per 70' il match è una lunga agonia; il missile di Scamacca scuote il Meazza, l'autorete di Kjaer è l'anticamera della seconda sconfitta consecutiva in campionato, che si concretizza in una ripresa davvero horror, nonostante le mosse disperate di Stefano Pioli, che si affida anche a Messias e Kessié, gli eroi del Wanda Metropolitano. Invece nessuna reazione, zero lucidità.
Non c'è partita - Non è chiaro se il Diavolo abbia sottovalutato l'avversario, se a Madrid abbia impiegato troppe energie fisiche e mentali o se sia banalmente un problema di gestione dei momenti topici del match; fatto sta che il Sassuolo fa quello che vuole per tutto il secondo tempo, grazie alla prestazione a dir poco sontuosa di Maxime Lopez, Henrique e Domenico Berardi, che segna per la decima volta al Milan, tradito soprattutto da una difesa ballerina e dai suoi centrocampisti, in totale balia degli avversari. Non è un caso che due dei tre gol siano arrivati a causa di palle perse (Bakayoko il primo, Kessié il terzo). Non c'è davvero partita e nel finale arriva anche il rosso per capitan Romagnoli, che rende ancora più nero questo pomeriggio. Il Sassuolo invece può esultare e raccoglie complimenti meritati.
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