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Oggi il derby di Genova - Da D'Aversa a Giampaolo: come è cambiata la Samp un girone dopo
E alla fine giunse quel giorno. Oggi la città di Genova si ferma. Il derby nel capoluogo ligure si vive tutto l’anno ma quando scocca il momento in cui le due formazioni cittadine si affrontano nell'aria c'è un'elettricità speciale. Per la Sampdoria la sfida delle ore 18 rappresenta un crocevia importante per il finale di stagione. Per ora i punti sulla zona pericolante restano cinque ma occorre mettere dei punti in cascina per evitare ulteriori sorprese poco gradite nelle ultime giornate che vedranno i blucerchiati opposti a Lazio, Fiorentina e Inter.
Ruggito nel derby
La gara di andata fu vinta proprio dai blucerchiati che riuscirono reagire nonostante la settimana di avvicinamento non fu certamente delle più facili. La notizia dell'arresto dell'ormai ex presidente Massimo Ferrero spiazzò, per usare un eufemismo, la squadra che, guidata da Roberto D’Aversa, riuscì a fare quadrato e andare oltre le avversità riuscendo a portare a casa il derby senza praticamente soffrire andando in gol con Gabbiadini, Caputo e con un autogol di Vanheusden propiziato sempre dall’attaccante di Calcinate.
Come è cambiata la Samp
Dopo il derby qualcosa sembrò essersi inceppato. Arrivò prima il pareggio casalingo contro il Venezia con il gol di Henry arrivato a tempo scaduto, l'1-1 in quel di Roma prima di Natale - risultato confortante - e poi tre sconfitte di fila che costarono la panchina a D’Aversa. Il prescelto fu proprio Marco Giampaolo che, dopo un inizio incoraggiante con i successi casalinghi contro Sassuolo ed Empoli, ha inanellato una serie negativa di sei sconfitte in otto partite che hanno fatto ripiombare la Sampdoria nella zona retrocessione. Adesso serve un colpo di reni nel derby che arriva in un momento di difficoltà. Proprio come all'andata.
Ruggito nel derby
La gara di andata fu vinta proprio dai blucerchiati che riuscirono reagire nonostante la settimana di avvicinamento non fu certamente delle più facili. La notizia dell'arresto dell'ormai ex presidente Massimo Ferrero spiazzò, per usare un eufemismo, la squadra che, guidata da Roberto D’Aversa, riuscì a fare quadrato e andare oltre le avversità riuscendo a portare a casa il derby senza praticamente soffrire andando in gol con Gabbiadini, Caputo e con un autogol di Vanheusden propiziato sempre dall’attaccante di Calcinate.
Come è cambiata la Samp
Dopo il derby qualcosa sembrò essersi inceppato. Arrivò prima il pareggio casalingo contro il Venezia con il gol di Henry arrivato a tempo scaduto, l'1-1 in quel di Roma prima di Natale - risultato confortante - e poi tre sconfitte di fila che costarono la panchina a D’Aversa. Il prescelto fu proprio Marco Giampaolo che, dopo un inizio incoraggiante con i successi casalinghi contro Sassuolo ed Empoli, ha inanellato una serie negativa di sei sconfitte in otto partite che hanno fatto ripiombare la Sampdoria nella zona retrocessione. Adesso serve un colpo di reni nel derby che arriva in un momento di difficoltà. Proprio come all'andata.
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