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Milan, Kjaer: "C'è tanta fame e voglia di migliorarsi. E la concorrenza ci fa bene"
Simon Kjaer, difensore del Milan, parla così a Sky Sport dopo la vittoria di oggi contro la Sampdoria: “Sono felice per la vittoria e per la squadra, è stata una partita molto dura. Sono molto stanco, ma molto felice. Abbiamo tanti giocatori che in questo sistema può giocare molto bene, a Leao ho detto che se lui continua a fare la differenza corriamo noi per lui. Con il calendario che abbiamo sarà difficile fare tanti esperimenti, ma ci siamo e alla fine deciderà il mister”.
È il Milan più forte?
“C’è molta fame e voglia di migliorarsi, sia noi che la squadra. La mentalità è molto molto buona, abbiamo tanti giocatori per ogni ruolo e questo fa bene a tutti. Ognuno ogni giorno deve dare il massimo e allenarsi bene. Abbiamo un’ottima squadra e un ottimo gruppo, stiamo bene insieme e questo fa la differenza. Siamo una grande famiglia, ma una famiglia che vuole vincere”.
Siete pronti per una grande Champions?
“Assolutamente sì, il modulo che utilizziamo noi forse è più europeo che italiano. Il calcio è cambiato molto, dobbiamo imparare a sfruttare meglio le occasioni che abbiamo durante la partita, ovviamente se giochiamo in Serie A dobbiamo essere bravi anche a difendere”.
Può un esempio per i giovani?
“Per me è stato molto importante prendere un giorno alla volta, se avessi cominciato a guardare troppo avanti avrei rischiato di complicare il mio lavoro. Sicuramente sono contento di non avere avuto questo infortunio quando avevo 22 anni”.
È il Milan più forte?
“C’è molta fame e voglia di migliorarsi, sia noi che la squadra. La mentalità è molto molto buona, abbiamo tanti giocatori per ogni ruolo e questo fa bene a tutti. Ognuno ogni giorno deve dare il massimo e allenarsi bene. Abbiamo un’ottima squadra e un ottimo gruppo, stiamo bene insieme e questo fa la differenza. Siamo una grande famiglia, ma una famiglia che vuole vincere”.
Siete pronti per una grande Champions?
“Assolutamente sì, il modulo che utilizziamo noi forse è più europeo che italiano. Il calcio è cambiato molto, dobbiamo imparare a sfruttare meglio le occasioni che abbiamo durante la partita, ovviamente se giochiamo in Serie A dobbiamo essere bravi anche a difendere”.
Può un esempio per i giovani?
“Per me è stato molto importante prendere un giorno alla volta, se avessi cominciato a guardare troppo avanti avrei rischiato di complicare il mio lavoro. Sicuramente sono contento di non avere avuto questo infortunio quando avevo 22 anni”.
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