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ESCLUSIVA TMW - Giugliano, Lenzini, Piemonte e le altre: parla Claudia Romanelli della P&P WomenTUTTO mercato WEB
giovedì 12 gennaio 2023, 09:30Serie A
di Tommaso Maschio
esclusiva

Giugliano, Lenzini, Piemonte e le altre: parla Claudia Romanelli della P&P Women

Tuttomercatoweb.com ha realizzato una lunga intervista con Claudia Romanelli, avvocato che con la P&P Women, costola dell’agenzia di Federico Pastorello che, come si evince dal nome, si occupa della gestione delle calciatrici con circa 40 assistite fra Serie A, Serie B e settori giovanili. Un’intervista in cui si affronta innanzitutto l’ingresso nel mondo del calcio femminile, le differenze con la controparte maschile, i cambiamenti che il professionismo sta portando con sé e i problemi conseguenti. E poi l’attenzione alle protagoniste: da Manuela Giugliano, stella di una Roma sempre più in crescita, alle bianconere Martina Lenzini e Sofia Cantore, passando per la milanista Martina Piemonte. E poi le tante giovani che stanno mettendosi in mostra come Chiara Robustellini all’Inter, Chiara Beccari e Matilde Pavan al Como, Asia Bragonzi fresca di trasferimento dal Sassuolo al Pomigliano. Un viaggio nel mondo femminile e all’interno di una delle agenzie di punta di quest’altra faccia del calcio.

Come è nata e si è sviluppata l’idea di entrare nel calcio femminile per la vostra agenzia? È stato un processo naturale visto che siete già attivi nel calcio maschile?
“Parte del merito mi sento di darlo a mio suocero (Giambattista Pastorello NdR) perché tempo fa, parliamo ormai di oltre tre anni durante il Mondiale delle ragazze, c’eravamo trovati per questioni familiari e mi disse ‘Claudia dobbiamo occuparci di femminile e tu saresti la persona giusta e potresti farlo bene’. Abbiamo parlato, valutato e deciso anche assieme a Federico (Pastorello NdR) e onestamente ci è sembrato il momento di entrare in questo mondo per far conoscere le nostre capacità , inoltre già alcuni club del maschile ci avevano interpellato dimostrando interesse per il femminile ; anche alcune ragazze, attraverso degli agenti del maschile, chiedevano se ci occupassimo anche della parte femminile e cosi è diventata una cosa un po' naturale, che si è sviluppata nel tempo”.

Quali differenze ci sono fra i due mondi?
“Lascerei da parte l’aspetto economico perché sappiamo tutti qual è la realtà e in passato si sono sprecate anche troppe parole. Posso fare un’analisi dal punto di vista personale che è l’aspetto che mi piace di più e noi come agenzia valorizziamo maggiormente. Le ragazze che si affidano a noi non sono abituate, come invece i maschi, ad avere qualcuno che si occupi di loro. Nel calcio maschile l’avere un procuratore è una cosa che viene data per scontata, deve esserci per forza, mentre nel femminile la figura dell’agente non era prevista fino al passaggio al professionismo, prima potevano essere seguite da un professionista come un avvocato nel mio caso. Questo le porta ad affidarsi a noi in maniera totale, dal punto di vista sportivo, ma anche per avere una persona che le consigli, che può aiutarle nelle decisioni e anche nei problemi che possano sorgere fuori dal campo, ma che comunque influenzano l’aspetto sportivo. Si affidano in maniera totale”.

Il rapporto umano che si crea dunque è molto forte
“Anche nel maschile c’è questo rapporto, ma nel calcio femminile è molto più forte, la nostra figura sta prendendo più piede e le ragazze si affidano molto a noi. Devo anche addentrarmi nel discorso economico. Loro giocano mosse più dalla passione che dal guadagno, ci sono giocatrici che, ahimè, fanno un altro lavoro oltre a giocare. Hanno una passione smisurata e un affetto nei confronti dei tifosi e di chi le segue perché non è scontato. Nel calcio maschile molte cose vengono date per scontate, mentre nel femminile è diverso”.

Come è cambiata la situazione con l’avvento del professionismo?
“La fase di transizione è solo iniziata, non possiamo dire di essere completamente dentro il professionismo e ci sono ancora tante cose che devono essere aggiustate, ci devono essere delle attenzioni in più in alcuni campi che non sono stati presi in considerazione. Il fatto che le giocatrici di A lo siano e quelle di B non lo siano crea delle situazioni di confusione e delle incertezze nei movimenti : ad esempio il mercato di Serie A è aperto adesso e quello di B lo era a dicembre. Nel caso in cui una giocatrice decidesse di passare da una categoria all’altra si innescano meccanismi che vanno gestiti di volta in volta . Le stesse società, anche se quelle maschili hanno già l’abitudine, devono prendere confidenza con i contratti delle ragazze pensando all’aspetto assicurativo, previdenziale e anche in caso di un’eventuale maternità. Ambito che, nella fattispecie, nel maschile non è preso ovviamente in considerazione. Per quanto riguarda le ragazze a luglio abbiamo fatto un breefing con tutte loro per cercare di spiegare al meglio la normativa che è stata introdotta dalla FIGC e poi analizzato i casi specifici delle varie atlete per rendere la comprensione più semplice . Abbiamo cercato di fare un punto e poi con la Divisione Calcio Femminile c con cui ci si sente con una certa frequenza per ovviare a quei piccoli vuoti legislativi che ancora permangono”.

Nel calcio femminile vediamo una prevalenza di contratti annuali e trasferimenti a parametro zero. È una situazione destinata a durare o in futuro i contratti pluriennali aumenteranno?
“Credo che via via si andrà verso contratti pluriennali, biennali o triennali, che stiamo già facendo. Sono previsti e danno un valore maggiore alla ragazza anche nel momento in cui viene ceduta a un altro club. Permettono di valorizzarla e al club di guadagnare qualcosa dopo aver investito nella sua crescita. Sicuramente da questo punto di vista ci stiamo allineando al calcio maschile come tipologia di contratti, ma sarà un passaggio che richiede tempo. In estate ho già fatto un prestito con diritto di riscatto, che comunque è una cosa che non si sente abitualmente in questo mondo. Si sta parlando di prestiti non più gratuiti e sto iniziando a ritrovare quello che sentivo nel mondo maschile”.

Ci sono dunque prospettive di crescita importanti in questo senso
“Certamente ci sono, ovviamente parliamo di cifre irrisorie, indicative, che possono andare a compensare quanto investito per la crescita della ragazza. Quello che chiamiamo premio di formazione. Un po' alla volta poi arriveremo a cifre anche più importanti e trasferimenti pagati che ancora sono rari. Voglio essere fiduciosa e penso che siamo sulla buona strada”.

Fra le vostre assistite c’è Manuela Giugliano, colonna dell’Italia e della Roma con cui ha conquistato i quarti di finale di Champions League e vinto la Supercoppa Italiana. Un profilo sempre più internazionale il suo
“Manuela è una delle giocatrici che è con noi dall’inizio. Nell’ultimo anno sta facendo una stagione strepitosa, avevamo avuto degli interessamenti la scorsa estate da club stranieri, anche molto importanti, ma ha capito, abbiamo capito insieme, che le mancava ancora qualcosa per poter essere pronta per un panorama internazionale e quel qualcosa era iniziare a vincere titoli con la sua squadra di club, la Roma. Quest’anno sta raggiungendo questi obiettivi, come i quarti di finale di Champions League e la Supercoppa, che le stanno dando quell’esperienza che mancava nel suo curriculum per poter essere pronta a un palcoscenico diverso. Sta facendo molto bene, è molto serena fuori e dentro al campo e mi sono resa conto, tornando a quanto dicevamo pocanzi, che questo fa rendere molto di più in campo. Si sta preparando al meglio anche per il Mondiale perché non dimentichiamo che noi a luglio, a differenza dei maschietti, abbiamo questa competizione dove speriamo di fare bene anche se non sarà facile, ma esserci è già una vittoria, speriamo di portare a casa qualche buon risultato. Tornando a Manuela ha un contratto con la Roma e proseguiamo in questo senso”.

Alla Roma ci sono inoltre altre due vostre assistite come Norma Cinotti, classe ‘96, e la giovanissima Zara Kramzar, classe 2006. Quali sono le loro prospettive?
“Inizierei da Zara visto che ha compiuto gli anni da poco, è una ragazza che gestisco assieme a un agente sloveno che si chiama Ambroz Krajnc con cui collaboro per alcune ragazze fra cui Lana Golob che abbiamo appena portato al Pomigliano. Zara la chiamiamo piccolo diamante perché pur essendo molto giovane ha già esordito in Champions League, in campionato e credo che ci siano ottime prospettive per lei. Si è inserita molto bene alla Roma, le ragazze più grandi la aiutano, le danno una mano, anche la stessa Manu (Giugliano NdR) visto anche il ruolo simile le è vicina e viene considerata un po' una maestra. Vorrebbe poter giocare di più come tutte, ma ha ottime prospettive anche perché fa già parte della nazionale slovena maggiore dove ha già esordito. E una 2006 che è già nel giro della nazionale maggiore non capita tutti i giorni. Siamo molto contenti di lei e del percorso”.

Cinotti invece è un profilo diverso
“Per quanto riguarda Norma è una ragazza di maggiore esperienza, ha 25 anni, ha fatto la sua gavetta e la Roma è il giusto premio per la sua carriera. Ha fatto anche esperienze all’estero poi ha fatto molto bene all’Empoli prima di arrivare in giallorosso. Non è titolare fissa, ma entra sempre nella ripresa, è un punto di riferimento per Spugna, che la conosceva già dai tempi di Empoli, e sta dimostrando la solidità che è nelle sue corde. È una giocatrice di grandissimo valore che ogni allenatore vorrebbe nella sua squadra”.


Dopo gli anni di apprendistato a Sassuolo ormai Martina Lenzini sta diventando un punto fermo della Juventus del presente e del futuro. E anche lei nel giro della Nazionale
“È reduce da un lievissimo infortunio che le ha fatto saltare le due gare di Coppa Italia, ma è già al lavoro con il gruppo. È una degli ultimi acquisti della P&P anche se io la osservavo già quando militava nel Sassuolo dove avevo Pirone in quel periodo; è una giocatrice che nella Juventus viene considerata fra le prime undici e anche per la Nazionale Italiana è un punto di riferimento. Sta facendo molto bene anche lei e sono convinta e spero che la ct Bertolini possa confermarla nel gruppo azzurro per il Mondiale. Per quanto riguarda il suo futuro ci sono buoni presupposti, ma valuteremo quando i tempi saranno maturi”.

Martina Piemonte si sta rilanciando con la maglia del Milan, dopo un’esperienza non felice a Firenze, tanto da aver riconquistato anche l’azzurro. In vista del prossimo Mondiale quali sono le sue prospettive?
“Lei è veramente il nostro ultimo acquisto, un acquisto importante. Le sue esperienze pregresse sono importanti, Roma Fiorentina, l’estero da cui poi è rientrata nel periodo Covid. Oggi è al Milan dove sta ritrovando il suo ritmo e sta segnando con continuità, come tipologia e fisicità è una giocatrice unica, è difficile trovare in Italia una giocatrice come lei. Mi auguro che considerato come ha fatto bene all’Europeo, ero presente alla gara contro la Francia in cui segnò, possa essere convocata dalla ct già a febbraio in vista della preparazione al Mondiale estivo perché è un giocatrice necessaria per l’Italia. Per quanto riguarda il futuro lei ora è al Milan, ha un contratto fino al 2023, vedremo e valuteremo con loro cosa fare. Abbiamo dei pensieri che condivideremo con il club ed è ovvio che il pensiero di un’esperienza all’estero potrebbe essere nelle nostre corde, ma sono tutte cose da valutare a fondo”.

All’Inter brilla la giovane, classe 2003, Chiara Robustellini, prodotto del vivaio blindato fino al 2027 dal club nerazzurro. Per lei potrebbero esserci nuova chance azzurre con l’Italia maggiore?
“Chiara , dopo uno stop dovuto al Covid, è tornata brillantemente in campo,lo ha fatto in maniera positiva, al 100%, sta facendo molto bene cosa che le è valsa anche la convocazione, assieme a Chiara Beccari, al il ritiro prima dell’Europeo del 2022. Questo è stato un attestato di stima importante per lei e l’Inter le ha dato fiducia prolungandole il contratto. Guarino sta dando la possibilità a tante ragazze giovani di mettersi in mostra, lei si sta alternando con Merlo. Ha giocato titolare contro la Juventus segno che per Guarino è una giocatrice importante e che va pertanto valorizzata”.

Chi si è mossa in questo mercato è stata Asia Bragonzi che a Sassuolo ha trovato qualche difficoltà nel mostrare la propria classe. A Pomigliano potrebbe spiccare il volo?
“Pensavamo che il Sassuolo fosse la strada giusta per Asia, ma purtroppo non è stato così, sono cose che possono accadere nel calcio, ha avuto anche qualche piccolo infortunio che l’ha tenuta fuori dal campo e abbiamo deciso per questa ragione di spostarla in una squadra dove può trovare più spazio e contribuire con i suoi gol, speriamo, alla salvezza della squadra. Asia è una giocatrice estremamente disciplinata, una vera professionista, molto attenta all’alimentazione, agli allenamenti, ligia, si impegna e ha la mentalità per arrivare in alto. Gli stop possono capitare a tutte, così come le scelte non giuste o le annate negative, ma speriamo che in questa seconda metà di campionato possa rilanciarsi perché se lo merita. Nell’ambiente Pomigliano si trova già bene, ha già svolto i primi allenamenti, e spero possa trovare lo spazio che merita”.

Anche l’annata del Sassuolo probabilmente non l’ha aiutata
“È una stagione un po' particolare, lì ho anche Sara Mella, e sicuramente non stiamo vedendo i risultati degli anni passati. Penso che possa succedere e sono certa che il Sassuolo possa risollevarsi perché ha un allenatore e un direttore molto bravi, che sanno fare il loro lavoro. Sono momenti che possono capitare a tutte le squadre”.

Sofia Cantore sta ritagliandosi uno spazio alla Juve, un po' come vice Girelli, un po' come esterna d’attacco. Ha segnato 5 gol in 14 presenze che sono un buon bottino e può permetterle di sognare un ruolo importante in bianconero nel futuro
“Ha un bel curriculum, anche lei viene da un’esperienza a Sassuolo. Purtroppo a fine della scorsa stagione ha subito un infortunio a tibia e perone che ha precluso la sua partecipazione all’Europeo, ma non le ha impedito di tornare ai suoi livelli se non meglio. La sua duttilità la aiuta molto perché Montemurro ha la possibilità di schierarla dove meglio conviene in base alle avversarie che hanno davanti. Sofia è cresciuta molto, ha avuto pazienza di fare la gavetta, mettersi in gioco e quando abbiamo deciso di tornare alla Juve, lo abbiamo fatto con consapevolezza supportati dalla fiducia del club. Le sue presenze stanno aumentando sia in campionato che nelle coppe. È una ragazza che sta crescendo e facendo esperienza con atlete del calibro di Girelli e Bonansea. Sta facendo il percorso che ci aspettavamo e mi auguro che anche lei possa essere convocata in Nazionale e possa diventare uno dei punti di riferimento della Juventus dei prossimi anni”.

Anche perché la Juventus sta iniziando un processo di ricambio generazionale
“Ci sono giocatrici che hanno dato e stanno dando tantissimo, che hanno grandissimo valore e sono molto molto forti, piano piano poi c’è un processo naturale di ricambio anche se non possiamo parlare di giocatrici finite. La longevità nel calcio femminile è poi diversa, a volte più sono grandi e più vengono considerate a meno che non siano piccoli fenomeni. Ci sarà un ricambio e credo che Sofia farà parte del nuovo ciclo della Juventus. Vedo un bel futuro per lei”.

A Como stanno spiccando il volo due talenti del 2004 come Beccari, della Juve, e Pavan, dell’Inter. La scelta di andare in una neopromosso si è rivelata vincente
“Il Como è una squadra che ha avuto il coraggio di mettere in campo giocatrici molto giovani, di valore e nonostante questo sta facendo molto bene. Chiara ci ha fatto vedere grandissime cose, una giocatrice che mi viene da dire d’esperienza nonostante l’età, ha un altro passo, un ritmo diverso, per fermarla va buttata giù tanto che nell’ultima gara si è leggermente infortunata. Anche lei è di scuola Juve, lo scorso anno abbiamo deciso di spostarci per trovare più spazio perché la Primavera, per quanto il livello si sia alzato quest’anno, le stava un po' stretta. Abbiamo cercato di trovare un ambiente giusto per lei, famigliare, come quello del Como che segue queste mie ragazze da vicino come succede anche con Pavan. Lei è un’altra giovane di talento, scuola Inter, che sta trovando spazio, ha disputato ottime gare alcune da ricordare. Sono prestazioni non da giocatrici del 2004 e questo grazie, oltre alle loro qualità, anche alla fiducia che ricevono dal Como che riesce a tirare fuori il meglio di loro. Sono molto contenta di come vengono considerate, ho anche un’altra giovane del 2003 a Como Elisa Caravetta, che pur non essendo titolare si sta mettendo in mostra. Ritengo che siano tutte calciatrici che rappresenteranno la nuova generazione, molto importante per il movimento e la Nazionale. Anche Chiara come Robustellini era stata convocata per il pre-Europeo e devo dire che se l’era meritato. Spero e penso che abbiano grandi opportunità entrambe”.

Chi invece ha vissuto una prima parte di stagione complicata, anche per gli infortuni, sono state Pirrone e Ippolito al Parma. Si aspettava tutte queste difficoltà? E cosa ci si può aspettare dalla seconda parte di stagione?
“Il Parma è una squadra a cui sono molto affezionata, ci ho vissuto diversi anni e sappiamo i trascorsi di mio suocero con i ducali. Poter portare Valeria Pirone come capitano per me è stata una cosa veramente bella, nei primi tempi lei e la squadra hanno fatto un po' fatica, ancora ora fa fatica, ma credo che nella seconda parte di stagione possano regalarci qualche emozione in più. Valeria è rimasta fuori per circa tre mesi per un problema fisico, ma ora è prossima al ritorno in campo e spero di poterla rivedere in campo contro la Roma, una sua ex squadra. È una giocatrice, visto che si parlava di longevità, che ha 31 anni, ma a livello fisico sembra una ragazza di 23-25 anni, molto attenta negli allenamenti, ha tutti i test fisici ottimi ed è una giocatrice che fa la differenza. Il Parma ha bisogno di averla in campo e speriamo che presto possa tornare. Per quanto riguarda Dalila invece anche lei è tornata dalla Coppa America molto stanca e ha avuto un problema fisico anche lei e ora è alle prese con la riabilitazione. Spero che possa partecipare alla competizione mondiale anche lei con la Nazionale Argentina e spero anche per il Parma che possa recuperarla presto in ottica futura. È una ragazza piena di vita e con una energia immensa".