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Serie A, la paura di cause legali dietro la ripartenza a ogni costoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 7 aprile 2020, 11:42Non solo Sasol
di Redazione SN
per Sassuolonews.net

Serie A, la paura di cause legali dietro la ripartenza a ogni costo

La Lega vuole concludere il campionato a ogni costo. L'obiettivo infatti è evitare le cause legali dei club: le ultimissime notizie

La parola d’ordine del mondo del calcio, e quindi della Serie A, scrive il Corriere della Sera è "ricominciare a porte chiuse". Come se una partita fosse 11 contro 11, più la panchina. Coinvolge centinaia di persone, tutte qualificate, addetti ai lavori, i famosi broadcaster, tecnici, operai, impiegati, forse i giornalisti, gente che ha famiglia. Perché costringerli ad andare a lavorare a Brescia, Bergamo, Milano, Verona, tutte zone ora rosse? Non lo saranno più? Speriamo, ma non c’è un infettivologo, un medico, un virologo, un ricercatore che adesso garantisce un futuro così roseo.

Il calcio ha già rinviato gli Europei nel 2021. L’occhio corto del calcio ha guardato a maggio per ripartire ma al momento sembra una pura utopia. Ieri la botta di novità: si riprende a settembre, magari a ottobre. Ma perché ripartire a tutti i costi? Si ha paura delle cause legali, è la motivazione fondamentale che spinge a ripartire a tutti i costi. È il timore di Gravina, di andare incontro a cause infinite, avviate da quelle società più sensibili ai fatti loro. Orientato ad accontentare l’UEFA, minacciosa con chi studia e programma piani alternativi. Non si ha il coraggio, la prudenza, l’etica, il buon senso di fare come in Belgio dove chi governa il pallone ha scritto la parola "fine". Meglio pensare alla salute, nostra, quella del calcio, industria importante per il Paese, e alla prossima stagione. Quella sì va organizzata per bene, con testa e cuore. Significherebbe capire la lezione impartita dal mostro.