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Ronaldo-Ramsey, la Juve passa a Ferrara: 2-1 alla SPAL, inutile il rigore di Petagna
Soffre, segna, spreca e si rilassa, rischiando qualcosa nel finale. La Juve conquista altri tre punti importantissimi in una trasferta più complicata di quello che dica la classifica: il testacoda di Ferrara finisce 2-1, grazie alle reti di Cristiano Ronaldo e Ramsey, che rendono inutile il rigore trasformato da Petagna. La pressione è di nuovo su Lazio e Inter, le inseguitrici chiamate a vincere per non permettere alla capolista di andare in fuga.
Sofferenza e gioia Ronaldo - A viso aperto e senza paura. È l'imperativo della SPAL di Gigi Di Biagio, che approccia benissimo il match: pressing alto, velocità, intensità. La Juventus, che ritrova Chiellini dal primo minuto sei mesi dopo, soffre un po' la vivacità dei padroni di casa e fa fatica a impostare dalle retrovie. Strefezza e Valoti lavorano bene alle spalle di Petagna, ma i ferraresi non riescono a impensierire Szczesny. Gli ospiti guadagnano metri piano piano: dopo un gol annullato a Ronaldo (giusto fuorigioco), la palla buona capita per due volte sui piedi di Cuadrado, che non è sufficientemente freddo e preciso. Il punteggio sembra sbloccarsi poco dopo la mezzora, quando Dybala libera il sinistro dal limite: la sfera colpisce il palo interno alla destra di Berisha e danza sulla linea di porta, senza varcarla. Due minuti dopo, però, i bianconeri passano: Ramsey e Cuadrado confezionano, Ronaldo da due passi insacca sull'assist del colombiano. Ventuno in campionato, undici partite consecutive a segno: CR7 è sempre più decisivo.
Occasioni e raddoppio - Se nel primo tempo la Juventus non aveva impressionato, nella prima parte della ripresa legittima il vantaggio: Ronaldo e Cuadrado costringono Berisha agli straordinari, poi Ramsey manda di poco a lato con un bel destro a giro. Il raddoppio è nell'aria e arriva subito dopo un altro atteso ritorno in campo, quello di Fares: Dybala gode di troppa libertà e trova il pertugio giusto per servire Ramsey in profondità; il gallese si presenta a tu per tu con Berisha e lo beffa con un delicato tocco sotto.
Problemi tecnici, decide il VAR - I bianconeri sembrano avere il match in tasca ma, come spesso è accaduto in questa stagione, si rilassano e permettono agli avversari di rientrare in partita. La Penna non vede il contatto tra Rugani e Missiroli, per fortuna il VAR lo richiama; senza guardare le immagini (problemi tecnici, monitor e auricolari fuori uso), il direttore di gara si fida dell'assistente al video (collegato tramite un walkie-talkie d'annata) e concede il calcio di rigore agli estensi. Petagna è freddo dagli 11 metri, partita riaperta.
Resistenza - Chi si aspetta l'arrembaggio della SPAL, però, resta deluso. La Juventus è determinata a non concedere ulteriori regali e, anzi, sfiora più volte il tris. Ronaldo colpisce malissimo sull'ennesimo invito di un incontenibile Cuadrado, poi quasi interrompe la maledizione dei calci di punizione: la traversa gli dice no. Gli unici pericoli arrivano su calcio piazzato, troppo poco per centrare l'impresa. Finisce 2-1, la Vecchia Signora resta in testa alla classifica.
Sofferenza e gioia Ronaldo - A viso aperto e senza paura. È l'imperativo della SPAL di Gigi Di Biagio, che approccia benissimo il match: pressing alto, velocità, intensità. La Juventus, che ritrova Chiellini dal primo minuto sei mesi dopo, soffre un po' la vivacità dei padroni di casa e fa fatica a impostare dalle retrovie. Strefezza e Valoti lavorano bene alle spalle di Petagna, ma i ferraresi non riescono a impensierire Szczesny. Gli ospiti guadagnano metri piano piano: dopo un gol annullato a Ronaldo (giusto fuorigioco), la palla buona capita per due volte sui piedi di Cuadrado, che non è sufficientemente freddo e preciso. Il punteggio sembra sbloccarsi poco dopo la mezzora, quando Dybala libera il sinistro dal limite: la sfera colpisce il palo interno alla destra di Berisha e danza sulla linea di porta, senza varcarla. Due minuti dopo, però, i bianconeri passano: Ramsey e Cuadrado confezionano, Ronaldo da due passi insacca sull'assist del colombiano. Ventuno in campionato, undici partite consecutive a segno: CR7 è sempre più decisivo.
Occasioni e raddoppio - Se nel primo tempo la Juventus non aveva impressionato, nella prima parte della ripresa legittima il vantaggio: Ronaldo e Cuadrado costringono Berisha agli straordinari, poi Ramsey manda di poco a lato con un bel destro a giro. Il raddoppio è nell'aria e arriva subito dopo un altro atteso ritorno in campo, quello di Fares: Dybala gode di troppa libertà e trova il pertugio giusto per servire Ramsey in profondità; il gallese si presenta a tu per tu con Berisha e lo beffa con un delicato tocco sotto.
Problemi tecnici, decide il VAR - I bianconeri sembrano avere il match in tasca ma, come spesso è accaduto in questa stagione, si rilassano e permettono agli avversari di rientrare in partita. La Penna non vede il contatto tra Rugani e Missiroli, per fortuna il VAR lo richiama; senza guardare le immagini (problemi tecnici, monitor e auricolari fuori uso), il direttore di gara si fida dell'assistente al video (collegato tramite un walkie-talkie d'annata) e concede il calcio di rigore agli estensi. Petagna è freddo dagli 11 metri, partita riaperta.
Resistenza - Chi si aspetta l'arrembaggio della SPAL, però, resta deluso. La Juventus è determinata a non concedere ulteriori regali e, anzi, sfiora più volte il tris. Ronaldo colpisce malissimo sull'ennesimo invito di un incontenibile Cuadrado, poi quasi interrompe la maledizione dei calci di punizione: la traversa gli dice no. Gli unici pericoli arrivano su calcio piazzato, troppo poco per centrare l'impresa. Finisce 2-1, la Vecchia Signora resta in testa alla classifica.
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