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TMW RADIO - Frosinone, Angelozzi: "Grosso rimane, no alle sirene. Zerbin? Può stare nel Napoli"TUTTO mercato WEB
mercoledì 25 maggio 2022, 19:32Serie A
di Dimitri Conti

TMW RADIO - Frosinone, Angelozzi: "Grosso rimane, no alle sirene. Zerbin? Può stare nel Napoli"

Guido Angelozzi intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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Guido Angelozzi, responsabile dell'area tecnica del Frosinone, ha parlato ai microfoni di TMW Radio, durante la trasmissione Stadio Aperto con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini: "Monza e Pisa sono due belle squadre, i primi hanno speso un po' di più ma i secondi hanno messo dentro a gennaio giocatori come Benali, Puscas e Torregrossa: hanno meritato la finale e se la giocheranno alla pari".

Rammarico per i playoff mancati?
"Purtroppo non ci siamo arrivati e c'è dispiacere, ma nell'arco dell'anno abbiamo fatto comunque un grande lavoro come società e staff tecnico, valorizzando giocatori che venivano dalla Serie C. In questi giorni tra l'altro Mancini ha convocato sia Zerbin che Gatti, per il Frosinone è un orgoglio".

Zerbin è pronto per il Napoli?
"Ha belle qualità: a primo impatto non ruba l'occhio ma ha forza e dinamismo, oltre a star migliorando tecnicamente. Un giocatore che in una rosa come quella del Napoli può starci".

Nel futuro di Charpentier ci sarà ancora Frosinone?
"Abbiamo un diritto di riscatto e lo eserciteremo, il Genoa ha a sua volta il contro-riscatto: vediamo che succede. Per noi Charpentier è forte, ha segnato 10 gol con un solo rigore in una ventina di presenze: è del '99 e ha margini di miglioramento importanti".

Come guardate alla prossima B?
"Il prossimo sarà un campionato difficile per tutte, considerando che in Serie B sono rimaste squadre forti come il Parma e che sono retrocesse Venezia, Cagliari e Genoa...".

Sudtirol come modello?
"Ricordo che la scalata l'hanno iniziata con un caro amico come Piazzi, dalla C2. Di recente hanno cambiato ds, prendendo Paolo Bravo che per me tra i giovani è tra i migliori, seguendo però sempre la loro filosofia. Realtà come questa fanno bene al calcio, ti fanno innamorare".

Esempio che conta come importanza delle strutture?
"Noi a Frosinone siamo un altro esempio. Anche al Sassuolo hanno un centro che è un gioiellino, questo tipo di lavoro dovrebbe essere una filosofia".


Ursino lascia Crotone.
"In nessuna società abbiamo visto un direttore rimanere 27 anni! Penso fosse stanco e volesse ricaricarsi un po', Crotone comunque sarà solo di passaggio in Serie C".

Perché si fa l'equazione per cui con i giovani non si vince?
"Perché la mentalità è sbagliata. Il mio Spezia due anni fa in B, la Cremonese in questa o il Milan in Serie A sono un esempio. I rossoneri non hanno speso chissà quanto, inserendo però giocatori funzionali per Pioli. Strabilianti, io li ammiro".

Che prospettive ha Italiano?
"La sua forza sta nell'imprimere e portare avanti le proprie idee, sta facendo passi avanti da gigante. Ha iniziato dall'Interregionale, è passato dalla C alla B fino alla A. Quest'anno ha fatto un altro gradino, riportando in Europa una Fiorentina che da tre anni si salvava in fondo al campionato. Se si gestisce bene e fa il percorso giusto può arrivare in alto".

Cosa vede dietro alle retrocessioni di Genoa e Cagliari?
"Giulini in questi anni ha investito tantissimo ma a volte non basta, serve mettere il progetto su una strada. A Cagliari non puoi prendere chi ha fatto le coppe e a fine carriera... Qualche sbaglio l'hai fatto se retrocedi: Giulini ha disponibilità economica e passione, capirà dove ha sbagliato e ripartirà. Ripartendo col piglio giusto possono risalire subito. A Genova è finita l'era Preziosi e in molti lo criticavano, ma non so da quant'era che la squadra rimaneva in A... Diamo tempo alla nuova proprietà, comunque, sono subentrati in corsa".

Più miracolosa la salvezza della Salernitana o quella del Cosenza?
"A Cosenza sono stati stati bravi, partendo in ritardo Goretti ha dovuto fare un mercato improvvisato. Do però la palma della salvezza strepitosa, però, a Sabatini: dicevano che era finito e invece ha fatto un super capolavoro, lui con Davide Nicola".

Dove vedremo Scamacca?
"Lo decideranno la società e il ragazzo, per me è tra i quattro attaccanti migliori al mondo come potenziale, considerando la sua età. Può diventare un grosso attaccante, è forte e gli auguro tutta la fortuna di questo mondo".

Grosso rimane?
"Sì, c'erano sirene che volevano portarcelo via ma ha deciso di rimanere con noi almeno un altro anno. Presto raggiungerà la Serie A, spero col Frosinone".