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Sassuolo, Magnanelli: "Non è facile giocare poco ma non mi tirerò indietro"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
venerdì 22 febbraio 2019, 00:45Serie A
di Pietro Lazzerini

Sassuolo, Magnanelli: "Non è facile giocare poco ma non mi tirerò indietro"

Francesco Magnanelli, centrocampista e capitano del Sassuolo, ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida contro la SPAL: "Se cominciamo l'analisi dalla partita con l'Empoli o da quella con la Spal? Partiamo da quella con la Spal, che è dietro l'angolo, manca veramente poco, quella con l'Empoli ormai è passata. Abbiamo cercato di analizzare le cose buone e meno buone, puntualizzando le situazioni negative ma senza fare drammi, bisogna cercare di essere equilibrati, questa squadra ha dato tanto e credo che una battuta d'arresto ci possa stare, anche se è avvenuta in modo non bello e in un momento in cui potevamo fare il salto di qualità, di bello c'è che il calcio dà subito la possibilità di rifarsi e dobbiamo farlo per cercare di rimanere aggrappati al sogno. Cosa non è andato a Empoli? Uno cerca di preparare le partite nel migliore dei modi, oggi si conosce tutto dell'avversario, ma poi quello che cambia le cose sono l'interpretazione della gara, l'approccio, l'atteggiamento, a Empoli era un partita in cui bisognava portare a casa la pelle in qualche modo, invece abbiamo preso degli schiaffi e non siamo stati in grado di difenderci e reagire. La cosa che mi fa stare sereno è che questa squadra per atteggiamento ha sbagliato solo i primi venti minuti a Parma e a Empoli. Siamo una squadra giovane, ma le persone intelligenti fanno tesoro degli errori e affrontano al meglio la partita con la Spal, che è ovvio sia per noi un banco di prova. Sarà una partita complicata, loro stanno cambiando qualcosa nel modulo, vengono da una sconfitta e hanno bisogno di punti, noi dobbiamo reagire, senza ansia, paure, ma con la consapevolezza che adesso l'atteggiamento conta più della tattica e della tecnica, dobbiamo giocare col fuoco dentro e credo che questa squadra ne abbia. La fascia divisa con Berardi? Domenico è sempre stato un giocatore importante per noi, ha qualità indiscutibili, le statistiche dicono che non è più decisivo come prima, ma è un giocatore di spessore. Io Domenico lo conosco da quando era ragazzino e da lui mi aspetto spesso qualcosa in più, e normale farlo con chi sai che ha margine, con chi pensi possa darti una mano. E' maturato nelle prestazioni, negli atteggiamenti, poi dai giocatori forti ti aspetti sempre qualcosa di importante ed è a loro che si chiede qualcosa in più in certi momenti. Sulla stagione dove sta giocando meno? Se dicessi che è facile direi una bugia, soprattutto se ti senti bene non giocare dispiace, è un percorso personale che sto cercando di affrontare nel migliore dei modi, ma non mi sono mai tirato indietro e non mi tirerò mai indietro di un centimetro, starò attaccato alla maglia il più possibile. In questo momento della stagione la cosa più importante è il collettivo, bisogna mettere da parte gli egoismi e pensare al collettivo, il singolo conta meno, bisogna remare tutti dalla stessa parte perché possiamo chiedere ancora tanto a questo campionato. Siamo una squadra giovane non ancora matura al cento per cento sotto tanti punti di vista, porsi degli obiettivi a lungo termine può essere deleterio, credo che abbiamo dimostrato di poterci divertire e giocarcela con tutti, se non facciamo mancare niente alle nostre prestazioni. Siamo a cinque punti dall'ottavo posto ma è vero anche che dietro non sono lontani, quindi credo che la cosa importante sia fare bene domenica, senza ansie, poi si vedrà. Parlare di mancanza di serenità a Sassuolo penso sia assurdo, credo che le pressioni siano altrove, e credo che questo possa a volte far calare le ambizioni, credo che invece ora le ambizioni personali e di squadra possano essere una spinta importante per fare un bel finale di stagione".