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SPAL, cambio di rotta post-Lazio: Sassuolo sarà banco di prova
La gara contro i biancocelesti potrebbe aver cambiato qualcosa nella testa e nelle gambe degli uomini di Semplici, attesi dalla sfida con i neroverdi
La prestazione grintosa e gagliarda sfornata nel secondo tempo del match giocato contro la Lazio come solida rampa di lancio su cui poter costruire una fetta di futuro e di terza salvezza consecutiva in Serie A. Dopo due sconfitte nelle prime due gare, la SPAL deve ripartire da qui e lo deve fare con una buona dose di fiducia e consapevolezza, che solo vittorie come quella maturata contro la compagine allenata da Inzaghi possono regalare. Una rimonta di vitale importanza, quella confezionata dalle reti di Petagna e Kurtic, servita soprattutto per smuovere la classifica e far sparire dal cielo ferrarese quei grossi e minacciosi nuvoloni neri, che già da diverse settimane avevano gettato nello sconforto la parte più pessimista e critica del tifo spallino.
Un 2 a 1 figlio dell’intuito tattico di Leonardo Semplici, che per l’ennesima volta ha dato dimostrazione di essere il vero top-player biancazzurro, cambiando identità alla propria squadra tra primo e secondo tempo, dopo essersi accorto che i suoi uomini non stavano interpretando la gara nella maniera corretta e richiesta da lui stesso alla vigilia. La scommessa di inserire il gioiellino brasiliano Gabriel Strefezza infatti, schierato come esterno nel rivoluzionario 4-2-3-1 che ha complicato i biani dei capitolini, è stata la scelta che ha cambiato le sorti della partita e trasformato il volto della SPAL nella ripresa, spingendola verso tre punti insperati: sia per come si era messa la gara nella prima frazione di gioco, che per la caratura proibitiva dell’avversario di giornata.
Ora l’attesa e la curiosità sono tutte per la prossima sfida contro il Sassuolo, soprattutto per vedere come e quanto l’impresa contro Immobile e compagni possa aver influito sulle gambe e nella testa dell’undice estense, chiamato nuovamente a fare punti e mettere in campo quella verve frizzantina che aveva contraddistinto il girone di ritorno della passata stagione, magari spinto dall’entusiasmo e dal calore di un esodo biancazzurro che si preannuncia abbastanza corposo. Certo, Lazzari e Bonifazi non ci sono più e gli interpreti del calcio di Semplici sono cambiati e - com'è giusto che sia - hanno bisogno del loro tempo per inserirsi, ma i propositi per disputare un altro campionato prestigioso – per quanto sia ancora precoce tirare le somme sul reale valore della SPAL – ci sono davvero tutti. A maggior ragione se il mordente mostrato contro la Lazio sarà il leitmotiv delle prossime gare che gli uomini di Semplici dovranno disputare da qui a maggio.
Un 2 a 1 figlio dell’intuito tattico di Leonardo Semplici, che per l’ennesima volta ha dato dimostrazione di essere il vero top-player biancazzurro, cambiando identità alla propria squadra tra primo e secondo tempo, dopo essersi accorto che i suoi uomini non stavano interpretando la gara nella maniera corretta e richiesta da lui stesso alla vigilia. La scommessa di inserire il gioiellino brasiliano Gabriel Strefezza infatti, schierato come esterno nel rivoluzionario 4-2-3-1 che ha complicato i biani dei capitolini, è stata la scelta che ha cambiato le sorti della partita e trasformato il volto della SPAL nella ripresa, spingendola verso tre punti insperati: sia per come si era messa la gara nella prima frazione di gioco, che per la caratura proibitiva dell’avversario di giornata.
Ora l’attesa e la curiosità sono tutte per la prossima sfida contro il Sassuolo, soprattutto per vedere come e quanto l’impresa contro Immobile e compagni possa aver influito sulle gambe e nella testa dell’undice estense, chiamato nuovamente a fare punti e mettere in campo quella verve frizzantina che aveva contraddistinto il girone di ritorno della passata stagione, magari spinto dall’entusiasmo e dal calore di un esodo biancazzurro che si preannuncia abbastanza corposo. Certo, Lazzari e Bonifazi non ci sono più e gli interpreti del calcio di Semplici sono cambiati e - com'è giusto che sia - hanno bisogno del loro tempo per inserirsi, ma i propositi per disputare un altro campionato prestigioso – per quanto sia ancora precoce tirare le somme sul reale valore della SPAL – ci sono davvero tutti. A maggior ragione se il mordente mostrato contro la Lazio sarà il leitmotiv delle prossime gare che gli uomini di Semplici dovranno disputare da qui a maggio.
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