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23 azzurri per Euro 2020, terzini destri: abbondanza e una certezzaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 13 ottobre 2019, 11:31Serie A
di Marco Conterio

23 azzurri per Euro 2020, terzini destri: abbondanza e una certezza

"La rosa per l'Europeo è praticamente fatta". A dirlo è Roberto Mancini, commissario tecnico dell'Italia. Un annuncio arrivato ad ampia distanza dal 12 giugno, giorno del là della kermesse continentale. Chi saranno i 23 che il ct chiamerà per Euro 2020? Tuttomercatoweb.com dedica un lungo speciale agli azzurri, ruolo per ruolo, per cercare di capire quale sarà la lista dell'Italia per l'Europeo.

TERZINI DESTRI

I SICURI -
Alessandro Florenzi, perché, ha detto Roberto Mancini "abbiamo giocatori che possono giocare in più posizioni e questo fa comodo". La fortuna, e al contempo la croce, di Flore, è quella di essere un jolly. Un giocatore che per adesso non ha trovato la sua esatta collocazione tattica ma che rende bene ovunque. L'idea di Mancini è quella di averlo come terzino destro, in ogni caso, unica potenziale certezza del roster azzurro verso l'Europeo.


I DUBBI -
Ad oggi Danilo D'Ambrosio sta scalando le gerarchie. La sua duttilità tattica mostrata con Spalletti prima e Conte ora, ha messo in luce un calciatore che può ricoprire il ruolo di primo a destra ma anche di primo nei tre. E per come imposta l'Italia e per come difende, è una caratteristicha che Mancini sta tendendo d'occhio. Gli altri nomi sono Davide Zappacosta, anche se il lungo stop che lo costringerà fuori non lo aiuta certo a recuperar terreno. Poi i due rossoneri, vittime però dell'annata difficile del Milan e con percorsi certamente diversi: Andrea Conti arriva da una recente e complicata storia d'infortuni, Davide Calabria che proprio negli scorsi giorni ha detto "devo ritrovare me stesso".

LE SORPRESE -
Per come ha scalato le gerarchie in pochi mesi, quella di Giovanni Di Lorenzo, da Matera a Empoli fino al Napoli, per andare poi con l'azzurro dell'Italia, è una sorpresa. La concorrenza è ben più che folta ma il nome è certamente da tenere in altissima considerazione e dipenderà dal rendimento che avrà in stagione. L'altro è Manuel Lazzari della Lazio: il problema, per l'ex spallino, è il fatto che giochi esterno fludificante in un centrocampo a cinque, assetto base che Mancini difficilmente imposta anche se la sua duttilità può tornar utile all'Italia.