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Decreto Rilancio, lo 0,5% delle scommesse al fondo salva sport. Al massimo 40 milioni nel 2020
Confermato il fondo salva-sport, ma con qualche novità. Il Decreto Rilancio, all’articolo 217, prevede infatti la costituzione del “Fondo per il rilancio del sistema sportivo nazionale”. Si tratta di soldi che finiranno al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri, per essere poi assegnate all’Ufficio per lo Sport “per l’adozione di misure di sostegno e di ripresa del movimento sportivo”.
Lo finanzieranno le scommesse. Il fondo sarà costituito attraverso una imposta percentuale sul totale della raccolta da scommesse sportive di ogni tipo (online, tradizionali). La prima novità consiste nella quota: se nella bozza si parlava dello 0,3 per cento, il testo approvato in Gazzetta Ufficiale prevede lo 0,5 per cento. In compenso, viene abbreviata la durata del prelievo, che sarà effettuato nel 2020 e nel 2021, ma non anche nel 2022 come inizialmente previsto. Infine, cambia drasticamente l’entità del fondo: la bozza del decreto prevedeva che il prelievo fosse comunque non inferiore a 40 milioni di euro per il 2020 e 50 milioni per il 2021. Nel testo pubblicato in G.U. gli importi restano identici, ma da limite minimo diventano limite massimo, depotenziando non poco l’impatto della misura economica.
Come saranno ripartiti questi fondi? È un punto di domanda non da poco, considerato che la raccolta da scommesse deriva per il 74% dal calcio, ma non è detto che la ripartizione seguirà questo criterio. Bisognerà attendere il decreto attuativo dell’Autorità delegata in materia di sport, che dovrà comunque arrivare entro il 29 maggio.
Lo finanzieranno le scommesse. Il fondo sarà costituito attraverso una imposta percentuale sul totale della raccolta da scommesse sportive di ogni tipo (online, tradizionali). La prima novità consiste nella quota: se nella bozza si parlava dello 0,3 per cento, il testo approvato in Gazzetta Ufficiale prevede lo 0,5 per cento. In compenso, viene abbreviata la durata del prelievo, che sarà effettuato nel 2020 e nel 2021, ma non anche nel 2022 come inizialmente previsto. Infine, cambia drasticamente l’entità del fondo: la bozza del decreto prevedeva che il prelievo fosse comunque non inferiore a 40 milioni di euro per il 2020 e 50 milioni per il 2021. Nel testo pubblicato in G.U. gli importi restano identici, ma da limite minimo diventano limite massimo, depotenziando non poco l’impatto della misura economica.
Come saranno ripartiti questi fondi? È un punto di domanda non da poco, considerato che la raccolta da scommesse deriva per il 74% dal calcio, ma non è detto che la ripartizione seguirà questo criterio. Bisognerà attendere il decreto attuativo dell’Autorità delegata in materia di sport, che dovrà comunque arrivare entro il 29 maggio.
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