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Dal Consiglio di oggi all'incontro di giovedì: tutte le date decisive per la ripresa della Serie A
Giorni campali per il calcio italiano e soprattutto per la Serie A, che è tornata agli allenamenti collettivi ma attende con ansia di capire se, come e quando potrà tornare in campo. Da qui a venerdì, in un senso o nell’altro, ma con un crescente ottimismo sul via libera, avremo una risposta. Questo il calendario che ci aspetta.
Oggi consiglio di Lega e vertice UEFA-ECA. Al netto dei contatti informali, costanti di questi tempi, oggi si riunirà il Consiglio di Lega Serie A. Tra i protagonisti: il presidente Dal Pino, l’ad De Siervo, il consigliere indipendente Casasco (presidente dei medici sportivi), Antonello (ad dell’Inter), Campoccia (vicepresidente Udinese), Percassi (ad Atalanta), Scaroni (presidente Milan), Lotito (presidente Lazio) e Marotta (ad Inter). Sul tavolo, soprattutto la questione dei diritti tv: oggi scade l’ultimatum alle emittenti per il pagamento della sesta rata per la stagione in corso (oltre 200 milioni di euro) e i club sono pronti al decreto ingiuntivo. Ma si discuterà anche del calendario (probabile che si decida di ripartire il 13 giugno con i recuperi della 25^ giornata) e dell’ipotesi playoff/playout in caso di nuovo stop. Sempre oggi, i vertici di UEFA ed ECA (l’associazione dei club europei, presieduta da Andrea Agnelli) si vedranno in videoconferenza per fare il punto della situazione, dopo il confronto FIFA che ha visto protagonista, tra gli altri partecipanti, anche la stessa ECA nella giornata di ieri.
Giovedì il giorno clou. Il 28 maggio è la data cerchiata in rosso ormai da tempo. Alle 18,30 Spadafora incontrerà le componenti federali, guidate dal presidente FIGC, Gabriele Gravina (che nel primo pomeriggio sarà tra i partecipanti di un convegno organizzato dall’Università di Bologna): il ministro informerà la federcalcio sul responso del Comitato Tecnico Scientifico, che in queste ore sta valutando il protocollo sulle partite trasmesso nei giorni scorsi. E darà una risposta definitiva sulla ripresa del campionato: in questo momento tanti indicatori fanno pensare che ci sarà l’ok per ripartire. Gli ostacoli principali? I dubbi dell’assocalciatori, la richiesta di un accordo con Sky per Diretta Gol in chiaro (poi servirebbe un intervento normativo del governo) e il nodo quarantena, che per ora resta ma i club sperano di poter togliere grazie all’andamento della curva epidemiologica, perché altrimenti è praticamente certo che il campionato ricomincerebbe solo per concludersi al primo contagio tra i giocatori (anche qui serve rivedere una legge statale). Quando si ripartirebbe? Il 13 (modificando il DPCM attualmente in vigore) o al massimo il 20 giugno. A quel punto, toccherà alla Serie A organizzarsi.
Venerdì assemblea dei club. Non è ancora stata convocata in maniera ufficiale, ma se ci sarà il via libera sarà inevitabile che le società del massimo campionato si riuniscano in tempi rapidi per stilare il calendario. Incassato il sì di Spadafora, non resterebbe che decidere come e quando ripartire. Le opzioni in campo sono varie: come detto, prende quota l’idea di ricominciare il 13 giugno (se si potrà, ovviamente) con i recuperi della 25^ giornata per riallineare tutte le squadre allo stesso numero di partite giocate. Se invece la ripartenza sarà possibile solo dal 20, andrà in scena direttamente la 27^ giornata, con i recuperi che poi andranno smaltiti nell’ambito delle 124 partite di campionato da giocarsi fino al 2 agosto (o anche oltre: la data in questione è una deadline UEFA, de facto già derubricata al rango di mera indicazione). In secondo piano, almeno al momento, l’idea di ripartire con la Coppa Italia per poi dare spazio al campionato.
Oggi consiglio di Lega e vertice UEFA-ECA. Al netto dei contatti informali, costanti di questi tempi, oggi si riunirà il Consiglio di Lega Serie A. Tra i protagonisti: il presidente Dal Pino, l’ad De Siervo, il consigliere indipendente Casasco (presidente dei medici sportivi), Antonello (ad dell’Inter), Campoccia (vicepresidente Udinese), Percassi (ad Atalanta), Scaroni (presidente Milan), Lotito (presidente Lazio) e Marotta (ad Inter). Sul tavolo, soprattutto la questione dei diritti tv: oggi scade l’ultimatum alle emittenti per il pagamento della sesta rata per la stagione in corso (oltre 200 milioni di euro) e i club sono pronti al decreto ingiuntivo. Ma si discuterà anche del calendario (probabile che si decida di ripartire il 13 giugno con i recuperi della 25^ giornata) e dell’ipotesi playoff/playout in caso di nuovo stop. Sempre oggi, i vertici di UEFA ed ECA (l’associazione dei club europei, presieduta da Andrea Agnelli) si vedranno in videoconferenza per fare il punto della situazione, dopo il confronto FIFA che ha visto protagonista, tra gli altri partecipanti, anche la stessa ECA nella giornata di ieri.
Giovedì il giorno clou. Il 28 maggio è la data cerchiata in rosso ormai da tempo. Alle 18,30 Spadafora incontrerà le componenti federali, guidate dal presidente FIGC, Gabriele Gravina (che nel primo pomeriggio sarà tra i partecipanti di un convegno organizzato dall’Università di Bologna): il ministro informerà la federcalcio sul responso del Comitato Tecnico Scientifico, che in queste ore sta valutando il protocollo sulle partite trasmesso nei giorni scorsi. E darà una risposta definitiva sulla ripresa del campionato: in questo momento tanti indicatori fanno pensare che ci sarà l’ok per ripartire. Gli ostacoli principali? I dubbi dell’assocalciatori, la richiesta di un accordo con Sky per Diretta Gol in chiaro (poi servirebbe un intervento normativo del governo) e il nodo quarantena, che per ora resta ma i club sperano di poter togliere grazie all’andamento della curva epidemiologica, perché altrimenti è praticamente certo che il campionato ricomincerebbe solo per concludersi al primo contagio tra i giocatori (anche qui serve rivedere una legge statale). Quando si ripartirebbe? Il 13 (modificando il DPCM attualmente in vigore) o al massimo il 20 giugno. A quel punto, toccherà alla Serie A organizzarsi.
Venerdì assemblea dei club. Non è ancora stata convocata in maniera ufficiale, ma se ci sarà il via libera sarà inevitabile che le società del massimo campionato si riuniscano in tempi rapidi per stilare il calendario. Incassato il sì di Spadafora, non resterebbe che decidere come e quando ripartire. Le opzioni in campo sono varie: come detto, prende quota l’idea di ricominciare il 13 giugno (se si potrà, ovviamente) con i recuperi della 25^ giornata per riallineare tutte le squadre allo stesso numero di partite giocate. Se invece la ripartenza sarà possibile solo dal 20, andrà in scena direttamente la 27^ giornata, con i recuperi che poi andranno smaltiti nell’ambito delle 124 partite di campionato da giocarsi fino al 2 agosto (o anche oltre: la data in questione è una deadline UEFA, de facto già derubricata al rango di mera indicazione). In secondo piano, almeno al momento, l’idea di ripartire con la Coppa Italia per poi dare spazio al campionato.
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