L'Atalanta domina e dà spettacolo ma il Sassuolo è ancora vivo: a Bergamo è 2-1 al 45'

Un punto conquistato in due partite casalinghe e una voglia matta di vincere. L'Atalanta domina il primo tempo ma chiude in vantaggio solo per 2-1, punita da una disattenzione nel finale. La Dea ritrova intensità, convinzione e soprattutto quelle trame di gioco che l'hanno caratterizzata negli ultimi anni straordinari. Come al 3', quando una lunga azione insistita sulla destra da parte di Zappacosta e Malinovskyi porta l'ucraino al cross; Zapata attacca il primo palo ma non ci arriva, sul secondo c'è il solito Robin Gosens che sblocca la partita.

Il Sassuolo prova a non scomporsi e a non snaturarsi, ma subisce troppo la pressione degli avversari. Quando riesce a uscirne, rischia di colpire alla prima occasione: Defrel sfrutta l'unico errore di Demiral (un buco piuttosto clamoroso) ma a tu per tu con Musso spara alto.

Siamo al 12' e da questo momento comincia lo show dei bergamaschi, fatto verticalizzazioni, giocate di prima, palle recuperate in quantità industriale e occasioni. Pessina, Zapata e Malinovskyi vanno vicini al raddoppio, che arriva puntuale al 37': Koopmeiners arpiona sulla trequarti e serve il colombiano, che apre a destra per Zappacosta, bravissimo a trovare l'angolo lontano in diagonale. Partita chiusa, anzi no: Berardi, all'ultimo respiro, trova il jolly dalla distanza con un gran mancino, su cui Musso non è esente da responsabilità.
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