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Giampaolo parte perdendo, Motta scrive una pagina di storia: Spezia-Sampdoria 1-0
Vince ancora lo Spezia, che ha la meglio per 1-0 sulla Sampdoria nel derby ligure per la salvezza. Decide il gol di Verde al 69’.
Nel primo tempo si gioca poco
Con il ritorno di Giampaolo si rivede la Sampdoria schierata con il tridente offensivo a rombo, mentre Motta deve rinunciare a due pezzi da novanta come Maggiore (squalificato) e Bastoni (infortunato dell’ultimo minuto). Un quarto d’ora di studio, quindi occasionissima Samp, creata e quasi finalizzata da Gabbiadini. Lo ferma un super Provedel e la bandierina del guardalinee, a rischio correzione VAR. I blucerchiati, oggi in rosso, prendono in mano le redini per una buona mezz’ora ma senza sussulti veri: prova ad interrompere la sete di azioni Candreva, senza tanto successo. Nessuna traccia offensiva dello Spezia in una prima frazione che (non) scorre entro un ritmo discontinuo e frammentato, dettato dai continui falli e passaggi sbagliati. Una prima frazione da dimenticare, da 0-0 in ogni senso.
La svolta del match in cinque minuti
Le cose non vanno troppo meglio neanche per tutta la prima parte della ripresa: l’unico a tentare di elevarsi da una certa mediocrità tecnica è Gabbiadini, che dopo un’ora disegna un corridoio invisibile ai più per trovare un Caputo poco reattivo nel colpire e facilmente fermato. Quindi cinque minuti di fuoco fanno girare il match: al 68’ è la stessa punta ospite a sbattere, stavolta sfortunatamente, sul palo; un giro d’orologio più tardi è invece Verde a sbloccare il match, piegando la risposta di Falcone con un violento destro propiziato da Agudelo, uomo che ha fatto la differenza dalla panchina. Infine ci pensa Ekdal ad abbattere le speranze di rimonta dei suoi, facendosi ammonire per la seconda volta, ed espellere, da un Manganiello forse troppo avventato nel giudicare il gesto dello svedese una manata al volto. Un colpo eccessivamente duro per il morale già ammaccato della Samp, che di fatto non reagisce mai, se non con un mancino alto di Gabbiadini a tempo quasi scaduto: i tre punti vanno allo Spezia di Motta, che scrive una pagina di storia del club. Mai prima d’ora infatti le Aquile erano riuscite a vincere tre partite consecutive in Serie A.
Nel primo tempo si gioca poco
Con il ritorno di Giampaolo si rivede la Sampdoria schierata con il tridente offensivo a rombo, mentre Motta deve rinunciare a due pezzi da novanta come Maggiore (squalificato) e Bastoni (infortunato dell’ultimo minuto). Un quarto d’ora di studio, quindi occasionissima Samp, creata e quasi finalizzata da Gabbiadini. Lo ferma un super Provedel e la bandierina del guardalinee, a rischio correzione VAR. I blucerchiati, oggi in rosso, prendono in mano le redini per una buona mezz’ora ma senza sussulti veri: prova ad interrompere la sete di azioni Candreva, senza tanto successo. Nessuna traccia offensiva dello Spezia in una prima frazione che (non) scorre entro un ritmo discontinuo e frammentato, dettato dai continui falli e passaggi sbagliati. Una prima frazione da dimenticare, da 0-0 in ogni senso.
La svolta del match in cinque minuti
Le cose non vanno troppo meglio neanche per tutta la prima parte della ripresa: l’unico a tentare di elevarsi da una certa mediocrità tecnica è Gabbiadini, che dopo un’ora disegna un corridoio invisibile ai più per trovare un Caputo poco reattivo nel colpire e facilmente fermato. Quindi cinque minuti di fuoco fanno girare il match: al 68’ è la stessa punta ospite a sbattere, stavolta sfortunatamente, sul palo; un giro d’orologio più tardi è invece Verde a sbloccare il match, piegando la risposta di Falcone con un violento destro propiziato da Agudelo, uomo che ha fatto la differenza dalla panchina. Infine ci pensa Ekdal ad abbattere le speranze di rimonta dei suoi, facendosi ammonire per la seconda volta, ed espellere, da un Manganiello forse troppo avventato nel giudicare il gesto dello svedese una manata al volto. Un colpo eccessivamente duro per il morale già ammaccato della Samp, che di fatto non reagisce mai, se non con un mancino alto di Gabbiadini a tempo quasi scaduto: i tre punti vanno allo Spezia di Motta, che scrive una pagina di storia del club. Mai prima d’ora infatti le Aquile erano riuscite a vincere tre partite consecutive in Serie A.
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